(L. De Cicco) – Una lunga lista di prescrizioni che va dal potenziamento del piano trasporti, a partire dalle corse della Roma-Lido, alla realizzazione di impianti sportivi in periferia. La Commissione Sport ieri si è riunita per esaminare il progetto del nuovo stadio a Tor di Valle. Insieme al via libera formale, a sorpresa sono arrivati una serie di paletti che chiedono un sostanziale aumento delle opere pubbliche a carico dei privati.
La presidente della Commissione, Svetlana Celli, che già ad agosto aveva espresso forti perplessità sulla colata di cemento da un milione di metri cubi destinati agli uffici e ai negozi che nascerebbero accanto allo stadio, denunciando il rischio di creare «una cattedrale del deserto», ieri ha chiesto di ampliare l’offerta delle opere pubbliche e di «impegnare il proponente a realizzare 4 nuovi impianti sportivi comunali in periferia, uno per ogni quadrante, con un investimento stimato in circa 6 milioni di euro». Perplessità sono emerse anche sull’adeguatezza dei trasporti che servirebbero l’area dove sorgerebbe il nuovo impianto e il mega-complesso commerciale. I consiglieri Tiburzi e Azuni hanno chiesto il «potenziamento della ferrovia Roma-Lido».
L’ITER – Oltre alla Commissione Sport ieri si è espressa con un sì anche la Commissione Lavori Pubblici. Ora la delibera sulla pubblica utilità, su cui pende anche un esposto in Procura, passerà al vaglio dell’Assemblea Capitolina, con il voto che dovrebbe arrivare verso fine mese. Poi la palla passerà alla Regione.