(P. Liguori) Sono umani, come noi. E possono ammalarsi anche gravemente. Le battute sul Policlinico Trigoria sono vietate. Il calcio non c’entra più, eppure nel caso di Leandro Castan può essere lo stimolo per affrontare e sconfiggere un brutto male che gli veniva dalla nascita. La voglia di giocare ancora ha spinto il difensore brasiliano della Roma a affrontare un’operazione neurochirurgica per asportare un angioma al cervello, un cavernoma, così si chiama. Fa paura solo a dirlo, eppure Leandro è convinto di farcela, con coraggio e con la Fede in Dio. Siamo tutti con lui, più di sempre. Quando entrerà in sala operatoria, la Roma saprà già il suo destino in Champions e, da qui a Natale, giocherà una bella fetta di possibilità anche in campionato.
Castan tornerà molto più avanti e sarà per i colori giallorossi davvero un uomo d’acciaio temperato. Come Strootman che è chiamato a gestire l’inverno, periodo cruciale per il torneo. Da oggi, una settimana fondamentale, prima l’Atalanta, poi Mosca con il Cska e infine Inter all’Olimpico. Ma come sempre, una partita per volta e oggi pomeriggio c’è poco da scherzare a Bergamo. Abbiamo numeri contati in difesa e attacco inedito e dall’altra parte due romanisti, Colantuono e D’Alessandro. Eppure, bisogna vincere anche pensando che il pareggio dell’anno scorso fu uno dei risultati che frenarono la corsa. Fin ora abbiamo lottato più contro gli infortuni che con gli avversari. Oggi pensiamo a fare soprattutto gioco noi.