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IL TEMPO Benedetta abbondanza

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(E.Menghi) – La Roma raddoppia, di nuovo. Sabatini l’aveva costruita in misura extralarge e, prima che ci fosse la fila in infermeria, Garcia aveva scelte da fare, dubbi da sciogliere ed energie da gestire.

Il «problema» dell’abbondanza è finalmente tornato, soprattutto dalla mediana in su. La malridotta difesa ritrova due pezzi importantissimi: Maicon dal primo minuto, Yanga-Mbiwa in panchina. Al brasiliano è servito un mese e mezzo di cure al ginocchio per riprendere il lavoro sul campo e, nonostante abbia fatto solo un paio di allenamenti in gruppo, può tornare subito titolare contro l’Inter. D’altronde, non è una novità che si alleni da solo e poi guidi la squadra in partita come se non l’avesse mai lasciata.

Il francese ha invece messo in atto un recupero lampo: la lesione alla coscia è sparita in due settimane, ieri ha partecipato a metà seduta e Garcia l’ha convocato per avere almeno un centrale di riserva, oltre al giovane Somma. Nell’undici iniziale ci saranno comunque Manolas e Astori, a sinistra c’è uno dei tre ballottaggi di giornata: Holebas sembra favorito su Cole, ma non è scontato che giochi. Rudi ha testato in partitella la formazione di Mosca mettendo però Cole a sinistra e ha fatto un cambio in corsa che potrebbe essere un indizio per stasera: dentro Pjanic, fuori De Rossi. Come a Napoli, l’unica gara che pesa sulla coscienza di Garcia.

Per Daniele è cosa rara finire in panchina contro l’Inter, la sua vittima preferita in fatto di gol. Sei le reti segnate ai nerazzurri, tre gli assist. Il passato, però, non è ciò a cui si rifà il tecnico francese, che ha la possibilità di studiare da vicino i suoi giocatori e stabilire chi è il più in forma, a prescindere dai bei precedenti.

Non è detto, poi, che sia proprio De Rossi a fare spazio al più riposato bosniaco. Potrebbe fermarsi per un turno Keita, che invece l’Inter l’ha sfidata quattro volte ai tempi del Barcellona, in Champions League. Nainggolan corre per tre, un po’ perché gli viene naturale e un po’ perché ha riposato dato che il Belgio non lo considera un titolare come lo sono Pjanic, De Rossi e Keita per le rispettive nazionali, ma Garcia lo ha usato persino più di De Sanctis e non sembra voler rivedere questa abitudine.

Un tridente fisso non c’è, conto l’Inter potrebbe rivedersi quello protagonista delle storiche dieci vittorie di un anno fa, con Gervinho, Totti e Florenzi, oppure quello pensato come titolare ai nastri di partenza, con Iturbe al posto dell’ex Crotone.

Tre ballottaggi, uno per reparto, fanno sorridere Garcia e un po’ meno Uçan e Sanabria, rimasti fuori dai convocati ora che la Roma è tornata nel formato doppio di inizio stagione. Papà De Rossi li abbraccia volentieri, ma se il paraguayano è un abituè della Primavera, il turco scende tra i baby per la prima volta: un sacrificio per evitare di arrugginire il suo talento.

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