(E. Menghi) – Persino il più forte dei guerrieri può aver paura. Operarsi alla testa fa paura. Castan era spaventato dall’idea, ma ha capito che tenersi il problema voleva dire rischiare di non fare più il calciatore, è stato tranquillizzato sull’intervento neurochirurgico a cui dovrà sottoporsi a inizio dicembre e si è convinto a farlo 2-3 giorni fa. Finché il cavernoma (ieri la società ha sciolto il giallo sulla malattia, rivelandone il nome) resta nella sua testa, infatti, non può (ri)ottenere l’idoneità sportiva necessaria per passare dall’allenamento alla partita.
Finora il brasiliano si era limitato a fare dei trattamenti specifici per ridurre la malformazione vascolare benigna, e nel suo caso genetica, ma solo l’operazione la farà sparire del tutto dalla sua testa. L’intervento dovrebbe svolgersi in day hospital, basterà un sondino, un microscopio operatorio, per agire sulla zona interessata senza ledere i delicati tessuti circostanti. Il cavernoma può essere asintomatico per tutta la vita, Castan è stato avvisato dalle vertigini dopo i 45 minuti ad Empoli. A scatenarle un piccolo edema che si è verificato all’interno del cavernoma stesso, come svelato dalla società nel comunicato ufficiale tanto atteso, in cui si sottolinea che «non rappresenta una minaccia per la vita del calciatore, attualmente in perfette condizioni fisiche», ma per il rischio di un nuovo episodio «in accordo con lo staff medico e la società, il calciatore risolverà definitivamente il problema sottoponendosi ad intervento neurochirurgico».
La notizia arriva proprio nel giorno in cui Castan era tornato ad allenarsi con la squadra, partitella compresa. Castan si opererà a inizio dicembre, la Roma spera di riaverlo in primavera, la stagione è compromessa, magari non finita, anche se il rischio c’è. Di precedenti ce ne sono pochi nel calcio, Federico Melchiorri, Alessandro Corallo e Marco Zanchi hanno avuto lo stesso problema e sono tornati in campo. «Leo tornerà a giocare», assicurano i medici giallorossi.
Sabatini, però, non può aspettare e a gennaio deve intervenire sul mercato. Il ritorno di Romagnoli è complicato, Balanta resta il primo obiettivo, l’agente di Chiriches (il Tottenham potrebbe cederlo in prestito con diritto di riscatto) è stato segnalato tra i tanti procuratori passati ieri a Trigoria. Roma e Leverkusen si tengono in continuo contatto per Jedvaj, Sabatini chiede 15 milioni, i tedeschi offrono 10: a 12-13 si può chiudere. Il croato «strapagato» un anno fa garantirà alla Roma il tesoretto. Aspettando che il guerriero vinca la sua sfida più grande.