(E. Menghi) – La «legge della serie», verrebbe da dire della sfiga, vige ancora a Trigoria e colpisce severamente la difesa romanista. Sono solo 4 i reduci, non certo illesi perché anche loro hanno avuto un bel da fare in infermeria: i due centrali Manolas e Astori e i due terzini sinistri Holebas e Cole (il primo è favorito).
A destra non c’è nessuno che faccia l’esterno di professione e Garcia dovrà trovare una soluzione tampone per la trasferta a Mosca: il principale indiziato è Florenzi. La squadra è partita ieri pomeriggio, intorno alle 17, ed è atterrata in Russia quando ormai era notte. Sull’aereo non sono saliti né Maicon né Torosidis, il primo infortunato da oltre un mese, il secondo finito ko a Bergamo. Il brasiliano era tornato ad allenarsi in campo negli ultimi giorni e, complice il forfait del sostituto greco (in verità ha giocato più lui, 835 minuti contro i 651 dell’ex Inter e City), sembrava recuperabile in extremis. L’ottimismo di Rudi e dei medici è svanito presto, Maicon ha fatto l’ennesimo allenamento personalizzato e non è partito per Mosca. Riproverà per l’Inter ma a questo punto si naviga a vista.
Destino condiviso con Torosidis, fermato da una probabile lesione muscolare al gemello destro: è il terzo polpaccio a dover essere curato, dopo quelli di De Rossi e Keita. I primi esami strumentali svolti ieri hanno confermato il problema, per la definizione del danno e la lunghezza dello stop (almeno 20 giorni) bisognerà aspettare i prossimi test. La cosa importante era capire subito se il dolore avvertito nel primo tempo con l’Atalanta era passeggero, non è stato così e allora il previdente Garcia dovrà usare il jolly.
Nelle 9 amichevoli pre-stagionali aveva assegnato un nuovo ruolo a Florenzi, perché Maicon si stava riprendendo dalla delusione brasiliana e Torosidis si era rivisto tardi, sempre causa Mondiali. L’azzurro tuttofare ha mosso i primi passi da terzino destro il 30 luglio scorso, contro il Real Madrid, ha ripetuto l’esperienza in difesa con l’Inter e a gara in corso col Fenerbahce. Quando non c’era lui ad occuparsi della fascia scoperta, c’era il giovane Somma, che sabato ha esordito in A, a 19 anni. Domani c’è in ballo la qualificazione in Champions e dovrebbe partire dalla panchina, con la speranza di ripetere quel cambio al 77’ dell’amichevole con il Real, quando uscì Florenzi ed entrò lui.
In mediana e in attacco c’èabbondanza. Keita dovrebbe togliere il posto a Pjanic, soprattutto se davanti ci sarà Ljajic con Totti e Gervinho, ma potrebbe anche essere escluso De Rossi come a Napoli. Iturbe parte in svantaggio sul serbo nella corsa all’ultimo posto nel tridente. Magari esiste una «legge della serie» anche per i gol.