(M. Pinci) La tentazione di tornare in Francia da vincitore può attendere. Addio alle lusinghe del Psg, il futuro di Rudi Garcia è sempre più legato a Roma e alla Roma. Perché qui ha messo radici, trovato l’amore (sportivo e non solo) e un ambiente fatto a misura delle proprie ambizioni. Nella città eterna il tecnico ha deciso di fermarsi, e non soltanto per onorare il contratto da 2,5 milioni netti a stagione fino al 2018 firmato lo scorso maggio: per lui l’Italia è diventata davvero casa. E non in senso metaforico: il tecnico giallorosso è pronto infatti ad acquistare una vera e propria tenuta a Casal Palocco, quartiere residenziale da sempre set abituale di calciatori e allenatori romanisti, a metà strada tra il mare di Ostia e la città ma soprattutto a due passi dal polo sportivo di Trigoria.
Una residenza degna del re di Roma: 670 metri quadrati divisi su cinque ville indipendenti, un parco da seimila metri quadrati con palme, vialetti in cotto, piscina e campo da tennis — che a casa di uno sportivo non possono certo mancare — e ancora soffitti alti sei metri e bagni in mosaico. Una reggia a cui non manca davvero nulla, messa in vendita per 2 milioni e 800 mila euro, cifra rilevante anche per uno dei tecnici più pagati del nostro campionato: l’allenatore romanista ne ha offerti 2, a 2,2 milioni — più di quanto la Roma abbia speso in estate per regalargli un terzino sinistro — l’affare si chiuderà. Magari dopo aver risolto qualche piccolo problema di natura tecnica.
Quasi una dichiarazione d’amore a Roma: in fondo per lui, romano sì ma d’adozione, è la soluzione ideale per ricevere e ospitare nelle dieci camere da letto distribuite su tutta la tenuta, chi verrà a fargli visita dalla Francia, che si tratti delle figlie o dei suoi amici di Lille, con cui non ha mai interrotto i rapporti durante i diciotto mesi romani. Ma soprattutto, la certificazione di una volontà: vivere in pianta stabile nella città di Papi e imperatori, il primo mattone su cui costruire il proprio futuro nella capitale. Per poi poter inseguire sul campo, di domenica in domenica, l’utopia già vagheggiata dal presidente James Pallotta: fare di Garcia l’Alex Ferguson della Roma. Adesso monsier Rudì inizia a pensarci davvero.