(F. Balzani) – Cos’ha (o cas’ha avuto) Castan? Otite? Labirintite? Forte infiammazione alla testa? La domanda circola da settimane e nelle ultime ore è tornata a risuonare più forte fra i tifosi su radio e social network. C’è voglia di sapere quando il brasiliano (in campo 45’ a Empoli fin’ora) potrà tornare a dare il suo contributo nella corsa scudetto dei giallorossi. Il club non ha mai dato indicazioni precise. L’unico a parlare è stato lo stesso Castan, ai box da 2 mesi esatti, che ha smentito una voce iniziata a i circolare nella capitale (non attraverso i media): «Non ho un tumore. Grazie a Dio sto bene e chiedo maggiore rispetto. Ho avuto una serie di problemi». Legittimo. A breve (forse già oggi) potrebbe arrivare un bollettino medico che dovrebbe finalmente dare notizie positive sulle condizioni del difensore.
Leo è apparso più sorridente del solito in questi giorni, anche perché gli esami diagnostici hanno dato esito negativo. Insomma: il peggio è passato, ma non è dato ancora sapere però quando potrà tornare a giocare perché la cautela, visto che si parla di problemi alla testa, non è mai troppa. Prima di poter concedere il via libera al ritorno all’attività agonistica quindi lo staff medico nei prossimi giorni dovrà sottoporre Castan a una serie di test con macchinari specifici. Nel frattempo l’ex-Corinthians, leader della difesa della passata stagione nonché punto di riferimento dello spogliatoio, ha intensificato il lavoro differenziato ma evita di colpire il pallone con la fronte. Se i test dovessero andare bene allora Castan potrà allenarsi a pieno regime col gruppo e cercare di tornare per qualche minuto in campo prima della sosta natalizia. Saranno, invece, pronti per la sfida di Bergamo contro l’Atalanta Maicon, Florenzi e Astori, mentre non preoccupa Torosidis che nel ritiro con la Grecia ha rimediato una contusione alla caviglia.