Roberto Pruzzo, il Bomber della Roma del secondo scudetto, si è raccontato nella biografia “Bomber – La storia di un numero nove normale (o quasi)“. Il libro, scritto dall’ex giallorosso e da Susanna Marcellini. è stato presentato oggi al Palazzo dei Congressi, nella ‘Fiera della Piccola e Media Editoria’. A margine della conferenza ha preso la parola Bruno Conti. Di seguito le sue parole:
“Pruzzo è stato un grande professionista ma soprattutto un grande amico. Abbiamo vissuto l’anno di Genova durante il quale siamo andati in Serie A. E’ una persona stupenda, un uomo vero. Non potrò mai dimenticare quando mi scarrozzava col suo 128 bordeaux a Genova, è stato un compagno di vita importantissimo per la mia carriera. Lui andava a finalizzare il mio gioco”.
Ha parlato anche il diretto interessato, Pruzzo:
“Arrivi a una certa età in cui ci si pone delle domande a alle quali bisogna dare delle risposte. Ho bisogno di ricaricarmi. Quando arrivi a un certo punto in cui ti chiedi: ‘Ma che c…o ci sto a fare qua? Poi dopo pensi a un altro obiettivo da raggiungere e questa sfida mi serve e mi tiene in vita. Ma con grande serenità. Liedholm? Mi ricordo quando prese Bruno Conti per il collo. Il rigore non tirato da Falcao col Liverpool? Non giudico nessuno, ma ovviamente un passo avanti è meglio di uno indietro. Roma-Lecce? Credo che sia stata una partita sfigata. Si tratta di una sconfitta della quale non mi è mai fregato nulla”
Fonte: calciomercato.it