Iturbe è l’uomo che sta mezzo. Tra Totti e Zanetti, come nella foto pubblica sul suo profilo Instagram prima di Roma-Inter; tra Paraguay ed Argentina, come Nazionale; e l’estate scorsa eratra Juventus e Roma. Ma in quest’occasione la Roma ha vinto, per 22 milioni più bonus. Costato carissimo, due gol doc finora in stagione: il primo del nuovo ciclo della Roma in Champions League, contro il Cska Mosca, e a Torino contro i bianconeri. La Roma, come riporta l’edizione odierna del Corriere dello sport, non è soddisfatta di così poco, anche se siamo lontanissimi dal parlare di pentimento. Come ha detto il direttore sportivo Walter Sabatini: «Rifarei la stessa operazione agli stessi costi. Iturbe è un fuoriclasse che non ha ancora capito di esserlo». Nemmeno lo stesso Iturbe è soddisfatto e ci ha scherzato su: «Sono davvero una schiappa. Prendo un mucchio di botte. Devo imparare a darne anch’io. Non è facile far vedere qualcosa di buono quando si passa più tempo dal fisioterapista che sul campo di allenamento».
Arrivato a Roma da Verona qualche volta accettava inviti e passava le serate, non le notti, in locali celebri. Adesso neppure quello. Va a letto presto, si alza presto. Anche se non deve andare dal fisioterapista, non più tanto spesso. Con l’Inter Itube ha giocato appena sei minuti ma grazie alle sue capacità li ha resi abbastanza lunghi da azzardare tre affondi e un tiro scheggiato. Ora sa come assalire il portatore di palla avversario. Garcia lo vuole leggero di animo e di piede, desideroso di tentare, libero di obbedire alla disciplina tattica senza sentirsi incatenato. Nelle ultime partite lo ha visto esattamente così. E’ per questo che tra Sassuolo e City ci sarà parecchio spazio per Iturbe.
Fonte: Corriere dello Sport