(G.Piacentini) Già nel post-Genoa i tifosi della Roma si erano espressi in maniera chiara: «Meglio avere Cholevas in campo che Garcia in panchina». Nessuna mancanza di rispetto per il tecnico francese, ci mancherebbe, ma solo un grande attestato di stima nei confronti del terzino greco, che ci ha messo un po’ ma è riuscito a conquistare la fiducia di tutti. La Corte di Giustizia Federale ha tolto i tifosi dall’imbarazzo e li ha rimessi entrambi al loro posto, sospendendo (nel caso del tecnico) e annullando (nel caso del terzino greco) le squalifiche comminate dal giudice sportivo.
Una doppia vittoria che forse nemmeno a Trigoria si aspettavano, soprattutto per quanto riguarda la posizione di Cholevas, ormai padrone indiscusso della fascia sinistra: quella contro il Milan sarà la sesta consecutiva da titolare, una gara che la Roma deve vincere per rimanere in scia alla Juventus, tornata a quattro punti di distanza. «È l’ultima dell’anno in casa – le parole di Rudi Garcia – e vogliamo fare di tutto per mettere questi tre punti sotto l’albero di Natale e chiudere in bellezza».
Il tecnico francese è abituato a non sottovalutare nessun avversario, soprattutto se si chiama Milan. «È una buona squadra, anche se hanno cambiato molti giocatori e l’allenatore. È sempre il Milan, ma se fosse stata un’altra squadra sarebbe stato lo stesso, perché dobbiamo fare il nostro gioco ed essere ambiziosi anche negli atteggiamenti: siamo motivati, stiamo molto bene non solo sul piano mentale ma anche su quello fisico. Lo abbiamo già dimostrato a Marassi, contro il Genoa, anche se dobbiamo essere più efficaci davanti alla porta».
L’obiettivo resta quello di alzare almeno un trofeo a fine stagione: «Le nostre ambizioni non sono cambiate. Siamo in corsa su tre fronti, anche se la cosa più importante per me è il campionato, che è la strada più corta per tornare a giocare in Champions. Vogliamo vedere ancora grandi squadre all’Olimpico, ma bisogna uscire dalla quarta urna e per farlo serviranno risultati in Europa League».
Del Milan teme in particolar modo Menez: «Un talento con delle giocate incredibili, dovremo essere bravi a limitarlo». Pochi i dubbi di formazione e in due reparti, difesa e centrocampo, le scelte sono quasi obbligate: dietro toccherà a Maicon, Manolas, Yanga- Mbiwa e Cholevas; a centrocampo, squalificato Pjanic, giocheranno De Rossi, Nainggolan e Keita. In avanti tornerà titolare Totti, al fianco di Gervinho e Ljajic. Sul fronte mercato si fanno sempre più insistenti le voci secondo cui Walter Sabatini avrebbe bloccato il difensore colombiano Eder Balanta, del River Plate, che dovrebbe essere il primo colpo nel mercato di gennaio.