Il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, ha ribadito la sua volontà di portare la tecnologia nel mondo del calcio: “Nel prossimo consiglio federale proporrò la creazione di una commissione tecnica per introdurre la ‘goal line technology’ dalla prossima stagione in Serie A. Apriremo il fronte tecnologia nel prossimo consiglio. La tecnologia per i casi di ‘goal non goal’ non dipende dall’Ifab. Porterò una proposta per una commissione tecnica che dovrà valutare costi e attuazioni. La tecnologia non può rimanere fuori dal calcio, gli strumenti per chiarire i casi di gol fantasma si sono dimostrati affidabili», ha aggiunto.
Alla Fifa è stata inoltrata «un’istanza relativa alla proposta per l’uso della tecnologia nel monitoraggio della linea dell’area di rigore» e degli episodi che si verificano in quella zona. «Ma questo argomento al momento non dipende da noi». «Ho parlato con la Lega, con i rappresentanti di vertice. Per quanto riguarda il ‘gol non gol’ non ci sono controindicazioni», dice prima di soffermarsi sul capitolo costi: «Si parla di 200.000 euro, più o meno. I diritti tv per il prossimo campionato ammontano a 1,2 miliardi. Per monitorare 18 campi servono 4-4,5 milioni».
A chi dice che la ‘svolta’ sia arrivata dopo le sollecitazioni di Adriano Galliani, ad del Milan, Tavecchio replica: «Ne parlavo già un anno fa in un’intervista». «L’indirizzo per la prossima stagione prevede la tecnologia ‘gol non gol’ e non l’impiego degli assistenti d’area», dice Tavecchio, indicando una linea contraria a quella sposata da Marcello Nicchi, presidente dell’Associazione italiana arbitri. «Siamo in un momento delicatissimo -aggiunge Tavecchio-. Il Coni ha ridotto di 25 milioni di euro i contributi e ce lo ha detto nel mese di ottobre. Siamo in difficoltà a reperire i fondi, in ambito federale la spesa più alta è quella arbitrale che equivale ad un terzo del bilancio. Portogallo, Spagna, Inghilterra e Francia non hanno gli arbitri di porta: ci sono in Italia e in altre 18-19 piccole federazioni europee». «C’è la necessità di ridurre i costi, la Figc deve reperire altri 12 milioni e mezzo prima della chiusura del bilancio di previsione, in programma a dicembre. Gli interventi riguarderanno gli arbitri e le Leghe, dovremo togliere circa 9 milioni alla Lega di B e alla Lega Pro. Dovremo intervenire sulla gestione delle squadre nazionali, le delegazioni dovranno essere ridotte. Non è possibile dire ‘Tavecchio ha fatto…’: sono tutte azioni ineludibili, il nostro bilancio deve essere in pareggio e non può essere in perdita. Toccherà al direttore generale Michele Uva fare proposte tecniche, poi noi ci metteremo dal sale politico».
Fonte: GR Parlamento