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GAZZETTA DELLO SPORT City e la Città eterna, quei “visitors” pericolosi

Pjanic
Pjanic

(S. Boldrini) – Quello inglese è un popolo guerriero e James Mil­ner, considerato Oltre­manica un «gladiator», dice che il clima ostile lo esalta: «Affronteremo una grande squadra, in condizioni ambien­tali non facili, ma più i tifosi del­la Roma ci fischieranno e insulteranno, più noi lotteremo. Io mi esalto in questi contesti». Milner non ha però mai assag­giato l’erba dell’Olimpico, men­tre un drappello consistente di compagni del Manchester City ha già vissuto le atmosfere dello stadio romano. C’è chi ha vinto. Chi ha perso. E chi ha trionfato.

BEI RICORDI Tra coloro che hanno un buon ricordo del­l’Olimpico c’è un trio ex Arse­nal: Sagna, Clichy e Nasri. I tre vivono da protagonisti il ritorno degli ottavi della Champions 2008-­09. L’11 marzo 2009 Ro­ma e Gunners arrivano ai rigo­ri, dopo 120’ tiratissimi. Nasri e Sagna non perdonano: gol. A oltranza, il tiro calciato alle stelle da Tonetto fa fuori la Ro­ma. Tra i rimpianti, un penalty negato ai giallorossi. L’autore del fallo? Clichy.

DELUSIONE Martin Demichelis non è un fenomeno, ma un vin­cente. A Roma conosce però una delle sconfitte più rocam­bolesche della carriera. Il 23 novembre 2010 è al centro della difesa del Bayern. Una doppiet­ta di Gomez porta avanti i tede­schi dopo 45’. Nella ripresa, la Roma di Ranieri ribalta il risul­tato. Finisce 3-­2 e due reti por­tano la firma di De Rossi e di Totti su rigore: 3­-2, una delle poche cose da ricordare di una stagione tribolata per i giallorossi.

AMAREZZA Frankie Lampard ha girato il mondo inseguendo il pallone. Un centrocampista con il gol nel sangue. Affronta la Roma col Chelsea il 5 novem­bre 2008. Serata amara per i Blues: due gol di Vucinic e uno di Panucci esaltano i giallorossi. Vucinic è il mattatore e dopo un gol da fuoriclasse tutta la squa­dra lo travolge nei festeggia­menti. In cima alla montagna umana, Lucianone Spalletti.

PANCHINE David Silva conosce bene le panchine dell’Olimpico: il 6 dicembre 2006 è riserva nel Valencia battuto 1-­0 dalle trup­pe spallettiane. La panchina di Manuel Pellegrini rientra inve­ce nella logica delle cose quan­do l’allenatore cileno sbarca all’Olimpico, contro la Lazio, nel­la fase a gironi dell’Europa Lea­gue, il 21 ottobre 2004: finisce 1­-1 col suo Villarreal. E tanto per restare alla Lazio, Kolarov ha giocato quattro derby con la maglia biancazzurra. Firmò an­che un gol, nell’aprile 2009.

TRIONFI Il ricordo più bello del­l’Olimpico appartiene però a un illustre assente: Yaya Touré. Qui, l’ivoriano – domani out per squalifica ­ conquista la Cham­pions col Barcellona nella finale contro il Manchester United: 27 maggio 2009, 2-­0, gol di Eto’o e Messi. A proposito: quel giorno giocò anche Keita, ma il malia­no non indossa la maglia del Manchester City

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