(D. Stoppini) Punto uno: almeno quattro titolari lasciati a inumidirsi in panchina, Maicon, Totti, Gervinho e Nainggolan. Punto due: il diabolico perseverare su Strootman. Punto tre: i cambi tardivi. Non è un sabato qualunque per Rudi Garcia, che finisce sotto accusa. Tre avvisi di garanzia per il tecnico francese, discusso e discutibile almeno quanto le sue scelte di formazione. Scelte che lui difende: «Ho una rosa lunga e una stagione non si può affrontare solo con 11 giocatori. Non ho alcun rimpianto, sono contento di chi ha giocato. Non c’è una Roma titolare, qui servono tutti». Ma poi Garcia giustifica le rotazioni con la paura di infortuni, di fatto ammettendo di aver fatto ricorso a seconde scelte: «Visto Aguero (riferimento al k.o. al ginocchio, ndr)? Ecco, questo è il motivo del turnover: un calciatore che gioca troppo è sempre esposto agli infortuni».
PUNTURA A DESTRO Infortuni che fanno venire in mente la scelta di Strootman, ancora una volta poco fortunata: «Kevin all’inizio non aveva il ritmo ma poi è migliorato. Bisogna dargli minutaggio, Kevin ci serve. I cambi? Non credo di aver fatto brutte scelte, ho cambiato due volte modulo». Però la Juventus resta a +3: «Ma avremo altre opportunità di avvicinarla o agganciarla — ribatte Garcia —. Questa squadra ha un’anima, il punto conterà alla fine». Al netto delle polemiche arbitrali. E il tecnico continua a non dimenticare lo Juventus stadium: «No, gli errori non si compensano. Rigore generoso? Ne abbiamo subito uno con Maicon che si copriva la faccia, sui falli di mano serve uniformità di giudizio». Il giudizio su Destro, invece, non è positivo: «La Roma ha crossato 40 volte, forse Mattia avrebbe potuto tagliare qualche volta sul primo palo. Lo sa anche lui». Già.