E poi ci sarebbe lui, Urby Emanuelson, sparito pure dai ragionamenti dei tifosi nell’immediato post squalifica di Holebas: non ce n’è uno che oggi lo tenga in considerazione per la fascia sinistra di sabato. Con Garcia è andata persino peggio: nella testa del francese l’olandesino scaricato dal Milan non è mai entrato. Dieci minuti contro il Cagliari, alla terza giornata,la Champions neppure col binocolo — fuori pure dalla lista —, forse neanche il d.s. Sabatini nel suo intimo immaginava che l’acquisto, caldeggiato dal potente Mino Raiola, sarebbe stato così infruttuoso. Di lui oggi si ricordano un precampionato poco incoraggiante, una certa conoscenza medica nello stabilire i tempi di recupero di Strootman («Kevin non tornerà prima di tre mesi» disse a ragione negli States, in agosto) e le foto della compagna postate su twitter. Non si può dire neppure che sia stato bocciato, perché un esame vero e proprio Emanuelson non l’ha sostenuto. Garcia ha solo scelto altri laureandi: lo scudetto, evidentemente, è un corso a numero chiuso.
Fonte: Gazzetta dello Sport