(C. Zucchelli) Mattia Destro e la costruzione di un top player. Se tutto (o quasi) passa dal campo, dove sabato ritroverà un posto da titolare contro il Sassuolo, il centravanti della Roma ha deciso di fare le cose in grande, e sta creando una struttura in grado di seguirlo a 360 gradi. A Trigoria ci pensa Garcia, fuori i professionisti del marketing e della comunicazione ai quali Destro (d’accordo con la famiglia e con la Roma) ha affidato la gestione della sua immagine.
SPONSOR E SOCIAL – Per quanto riguarda sponsorizzazioni commerciali e marketing ha scelto Christoph Winterling, con cui ha già lavorato a Trigoria e che collabora anche con il Bologna di Tacopina, mentre la “Ma.Ti.immagini”, di concerto con l’ufficio stampa giallorosso, è una consulente per la comunicazione e gli eventi media. Il tutto sotto la supervisione del suo agente, Claudio Vigorelli, che con la sua società e3Sports ne gestisce i profili social (Facebook, Twitter e Instagram) appena nati. Non che Destro sia la persona più tecnologica del mondo e difficilmente lo diventerà nonostante i consigli di Nainggolan , ma si è reso conto che il calciatore vecchia maniera, tranne rari casi come Francesco Totti (che però ha da anni un suo sito) non esiste più. «E poi ha spiegato nelle scorse settimane ai suoi nuovi consulenti non sono così musone come mi dipingono. È ora di far conoscere il vero Mattia». Nei prossimi mesi sarà chiamato a scelte importanti sul suo futuro. Lui e la Roma sono un bivio: continuare insieme o separarsi? Approfittare delle sirene inglesi? Anche ieri rimbalzavano voci di un interesse dell’Arsenal.
AMMAZZA PICCOLE – A fine stagione una scelta andrà fatta e avere un’immagine importante, anche per gli sponsor, da mettere sul tavolo in qualsiasi negoziazione, è determinante. Certo è che, senza i gol, tutti gli sponsor del mondo possono poco ma questo per Mattia non è mai stato un problema. Da quando è arrivato alla Roma ha segnato contro Atalanta, Fiorentina, Inter, Palermo, Pescara, Siena, Napoli, Milan, Catania, Livorno, Sampdoria, Udinese, Chievo, Torino, Sassuolo, Cagliari, Verona e Cesena. Tolte le milanesi, il Napoli e la Fiorentina, tutte squadre di livello mediobasso, segno che quell’etichetta di «ammazza piccole» che comprensibilmente poco gli piace, non è poi così sbagliata.
IL FUTURO – Ovviamente, le possibilità sono maggiori, visto che i big match Destro li gioca poco: quest’anno solo panchina con Fiorentina e Inter, a Torino 17’, a Napoli 25’. E in Champions la situazione è ancora peggiore, con 4 panchine in 5 incontri. Questa situazione lo gratifica poco, ma al tempo stesso sa che per convincere Garcia a dargli più occasioni c’è soltanto un modo: continuare a far gol. A partire da sabato contro il Sassuolo, partita che sembra fatta apposta per lui. Con la speranza che segnare possa bastargli a non accomodarsi in panchina la partita successiva. Altrimenti, prima o poi, i social network potrebbero servirgli anche a sfogare il suo malumore.