(D. Stoppini) I cinque giorni che hanno cambiato il verso della stagione del Manchester City, Manuel Pellegrini li ha costruiti prima e completati poi senza la spina dorsale della squadra: Aguero, Kompany, Yaya Toure. Eccola, la vera impresa: sabato tre punti guadagnati sul Chelsea capolista, ora a portata di una vittoria in Premier. E all’Olimpico il passaggio del turno in Champions, che due settimane fa pareva un miraggio. «Avevo molta fiducia sulla mia squadra, sapevo che avremmo potuto fare un grande match e così è stato – ha spiegato il tecnico –. Intorno a noi c’era un po’ di diffidenza negli ultimi tempi, anche dopo l’infortunio di Aguero. E invece abbiamo dimostrato che non siamo Sergio- dipendenti. Il City è una squadra anche senza Aguero. E senza Yaya Toure. E senza Kompany. Sì, le assenze erano tante. Ma a parte i primi 15’ abbiamo gestito bene il possesso palla e la partita. Abbiamo sempre avuto fiducia di passare il turno. Avevamo iniziato male il girone, regalando pure una partita al Cska quando eravamo sicuri della vittoria. Ma poi con sei punti nelle ultime due partite abbiamo meritato noi».
FUORI JO-JO Il tutto anche senza Jovetic, escluso a sorpresa e furibondo nel prepartita, secondo alcune indiscrezioni pure protagonista di un diverbio col tecnico. Non un grosso problema per Pellegrini, che può guardare oltre con i suoi occhi arrossati all’inverosimile: «Ci davano per spacciati, ora potremo fare una buona Champions. Abbiamo le qualità per giocarcela con tutti». All’Olimpico s’è visto. E oggi il suo City si allenerà a Formello, prima di tornare a Manchester: dolci momenti romani.