(M. Perrone) – Da Ziroli a Pjanic, 800 vittorie in casa in campionato: una pietra miliare «doc» per la Roma. Da un 2-0 al Livorno del 1927 al 4-2 all’Inter di domenica scorsa, sono passati 87 anni e 86 campionati (compreso questo): i primi due di Divisione Nazionale, poi 83 di serie A – contando anche quello del 1945/46 a doppio girone – e uno di B.
Nel calcolo non entrano i due campionati cosiddetti «di guerra», giocati nel 1943-44 e poi nel ’45: erano solo tornei regionali, riservati alle squadre romane. E non entrano neanche le altre 200 vittorie (nelle coppe) apparse sul sito della Roma, che ha festeggiato, sbagliando, i 1.000 successi complessivi. Non fidatevi, lì ci sono di mezzo i rigori che complicano le cose, sia nelle coppe europee che in coppa Italia.
Come calcolare un Roma-Sampdoria 2-1 del 1993, vinto al 120′ ma perso ai rigori? E un Roma-Arsenal 1-0 del 2009, anche quello poi perso dal dischetto? In coppa Italia, poi, ci sono altre 4 partite vinte ai rigori dopo un pareggio che «sballano» il totale di 106 successi apparso sul sito. Ma soprattutto, e lì casca l’asino: per arrivare alle fantomatiche 1.000 vittorie in casa, quel dettaglio ne calcola 15 in Champions League. Sbagliato: sono 14 (compreso l’10 all’Arsenal citato prima).
Quindi, lasciate perdere l’idea di una pur stuzzicante cifra tondissima e godetevi queste 800, comunque un numero niente male.. .