(M. Avvantaggiato) – La Figc non si ferma. Anzi, va avanti per la sua strada, nonostante le parole contrarie del presidente degli arbitri italiani, Marcello Nicchi. «Nel prossimo Consiglio Federale porterò la proposta di creare una commissione che studi l’introduzione della Goal-Line Technology già dalla prossima stagione in serieA»,ha annunciato ieri mattina a Radiorai il presidente federale, Carlo Tavecchio, dando così una brusca accelerata alla svolta da tutti auspicata. Tavecchio ha anche bocciato gli arbitri di porta, sostenuti dallo stesso Nicchi e dal presidente dell’Uefa Platini. «L’indicazione per la prossima stagione prevede la tecnologia “gol non gol” e non l’impiego degli assistenti di area», ha tagliato corto il numero uno del calcio italiano.
NIENTE IFAB Il tutto avverrà senza aspettare il prossimo convegno dell’Ifab (previsto per marzo) l’organo internazionale chiamato a decidere sulle novità regolamentari del calcio. «Abbiamo inoltrato un’istanza relativa alla proposta per l’uso della tecnologia nel monitoraggio dell’area di rigore», ha spiegato ancora Tavecchio. Aggiungendo che «sull’utilizzo della tecnologia sul ”gol non gol” non ci sono controindicazioni, perchè si è dimostrata affidabile».D’altronde, in Inghilterra già l’adottano (con successo) facendo ovviamente riferimento alle tecnologie autorizzate (e utilizzate nell’ultimo Mondiale) dalla stessa federazione internazionale. «L’uso della tecnologia costerà più o meno 200 mila euro ad impianto. Considerando 18 campi di serie A, serviranno dunque 4,5 milioni di euro per introdurre la novità».
LE RISORSE Soldi che Tavecchio intende reperire attraverso una sostanziale spending-review. «Siamo in un momento di difficoltà, il Coni ci ha ridotto di 25 milioni di euro il suo contributo», sottolinea ancora Tavecchio. «La spesa più alta in ambito federale è proprio quella arbitrale ed equivale ad un terzo del bilancio. Soltanto in Italia e in altre piccole federazioni europee ci sono gli arbitri di porta. Inghilterra, Spagna, Francia e Portogallo, invece, non li hanno».
I TAGLI Tagli ai fondi dell’Aia, ma anche alle Leghe. «Dobbiamo reperire altri 12 milioni e mezzo di euro prima di chiudere il bilancio di previsione. Interverremo anche sulle leghe, togliendo 9 milioni a quella di B e Pro e riducendo la consistenza numerica delle delegazioni delle Nazionali».
APPUNTAMENTO AL 17 Tra otto giorni, quando si riunirà il Consiglio Federale, anche in Italia dunque cadrà un muro: quello della tecnologia in campo. Anche se quella calcistica, arriva dopo altre realtà sportive nazionali (basket e rugby su tutti) che hanno abbassato i toni della polemica proprio dopo l’introduzione della novità. Con l’accelerazione imposta da Tavecchio («La lettera di Galliani non c’entra niente, ne parlavo già un anno fa», ha spiegato) gol-fantasma come quello visto-non visto sabato scorso a Bari non saranno finalmente più motivo “accapigliamento” tra addetti ai lavori.