(U. Trani) – La Roma risponde ancora alla Juve, con il settimo successo casalingo in campionato: 4 a 2 contro l’Inter per restare a tre punti dai campioni d’Italia. E’ la miglior serie all’Olimpico, da quando c’è Garcia. la prestazione è superba per intensità e personalità. Anche fisicamente la risposta è convincente. Garcia, in partenza, rinuncia a De Rossi, Florenzi e Destro: i tre nazionali di Conte vanno in panchina. Dietro rientra Maicon, assente dal 18 ottobre: il brasiliano fin qui ha giocato solo lametà della gare stagionali, 9 su 18, ma lì a destra è fondamentale. Non è un caso che, per tutto il primo tempo, la Roma scelga il suo lato per attaccare l’ex Dodò che, per la difesa a 4, si conferma fragile e impreparato. Lì i giallorossi fanno la differenza. Anche perché Ljajic, in gran forma, è concreto e soprattutto altruista. Suo l’assist per Gervinho che si sblocca in campionato: l’ultimo gol dell’ivoriano il 30 agosto contro la Fiorentina.
MOSSE E CONTROMOSSE – Se Garcia, nel tridente con Totti, usa Ljajic e Gervinho, Mancini cambia per la terza volta, in tre gare, il sistema di gioco. Dopo il 4-5-1 utilizzato contro il Milan e il 4-3-3 scelto per il Dnipro, ecco il 4-4-2, con Palacio accanto all’ex Osvaldo in attacco. L’assetto sembra poco adatto agli interpreti. In particolare sulle corsie dove, a centrocampo, finiscono Guarin e Kuzmanovic che tendono ad accentrarsi, e in difesa a destra c’è Campagnaro che da terzino non si trova e a sinistra Dodò che si comporta decentemente solo quando avanza. La Roma vola sulle fasce, preferendo in ogni caso scaricare palla su Maicon, e capitalizza in mezzo,conl’aggressività di nainggolan e la qualità di Pjanic, lasciando a Keita il lavoro sporco. Nei primi quarantacinque minuti, oltre alla rete di Gervinho, costruiscono altre quattro palle gol. L’Inter rimane in partita grazie al colpo di testa di Ranocchia su corner di Kuzmanovic. Fatale la distrazione di Astori che non sale.
RABBIA E CUORE – La Roma, insomma, prende la prima rete in campionato all’Olimpico. Avrebbe, però, meritato di chiudere la prima parte in vantaggio. Il gol lo trova subito dopo l’intervallo. Questione di orgoglio e determinazione. Straordinaria la percussione di Holebas che diventa il tredicesimo marcatore giallorosso in questa stagione. Nainggolan e Maicon mostrano i muscoli sotto la pioggia, Totti è il riferimento davanti.
DA UN EX ALL’ALTRO – Astori conferma di non essere in serata. Sul cross da sinistra di Dodò lascia troppo spazio a Osvaldo che inventa la girata del pari. Il difensore romanista, per la verità. è anche sfortunato perché devia con il piede la conclusione del centravanti. Che, fischiatissimo dall’inizio, si prende gli insulti dell’Olimpico. La Roma prende 2 reti in casa. In campionato non accadeva dal 2 aprile, successo contro il Parma, con lo stesso punteggio: 4 a 2. Totti da terra permette a Pjanic di far centro. in tre minuti, i giallorossi sono per la terza volta in vantaggio. A quel punto Garcia interviene: dentro De Rossi e Florenzi rispettivamente per Keita e Ljajic. L’Inter, nonostante gli aggiustamenti in corsa di Mancini, espulso per proteste dopo la rete del bosniaco, non è in grado di rientrare in partita. Prima il tecnico nerazzurro inserisce Kovacevic per M’Vila e passa al 4-3-1-2, a seguire ci prova con Icardi e Obi, facendo uscire Dodò e Medel, per il 4-3-3 esageratamente offensivo. Pjanic, nel recupero, disegna la punizione del 4 a 2, simile a quella di Parma. E’ l’arcobaleno, nel diluvio.