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IL MESSAGGERO Roma, un’altra occasione persa

De Rossi
De Rossi

(U. Trani) Il secondo pari casalingo di fila, dopo quello in rimonta contro il Sassuolo, ha l’effetto della brusca frenata: la Roma, con lo sciapo 0 a 0 contro il Milan che ha resistito per 25 minuti in inferiorità numerica, fa il regalo di Natale alla Juve e non ai suoi tifosi. Che fischiano, delusi anche per il mancato saluto dei giallorossi a fine partita. Il 2014 chiude con i campioni d’Italia in vantaggio di 3 punti. Proprio come un anno fa. Sul risultato dell’Olimpico, primo 0 a 0 interno dal 1° marzo (contro l’Inter), pesa però l’ennesima gaffe di Rizzoli: rigore negato per fallo di mano di De Jong.

VECCHIO TRIO –  Garcia, in partenza, lascia in panchina Ljajic, sempre titolare nelle ultime 7 gare, comprese le due di Champions contro il Cska e il City. Al suo posto Florenzi per il tridente con Totti e Gervinho, spesso decisivo nel campionato scorso. La scelta è in parte comprensibile. Maicon non è fisicamente al top, colpa del solito ginocchio. La corsa e il dinamismo dell’azzurro diventano dunque utili sulla fascia destra della Roma. Perché il Milan punta sulle ripartenze, scegliendo proprio i lati. Il 4-5-1 di Inzaghi è prudente e al tempo stesso pericoloso proprio per la velocità di Menez, centravanti mascherato da scattista, e dei due esterni Honda e Bonaventura che garantiscono qualità proprio con il francese ex giallorosso.

NOVITÀ TATTICA –  E’, invece, la posizione di Keita la mossa a sorpresa di Garcia. Il centrocampista lascia il ruolo di regista al rientrante De Rossi e va a piazzarsi alle spalle di Totti. Da trequartista. Ma per andare in pressing su De Jong, cioè il playmaker rossonero che è il punto di riferimento del sistema di gioco di Inzaghi. Bello i duello ravvicinato. La Roma ha qualche chance con Florenzi, Gervinho e De Rossi, ma è soprattutto Rizzoli a negare la più evidente, quando De Jong, in area, toglie con la mano la palla dalla testa di Gervinho. Rigore solare che però non è stato concesso. L’atteggiamento del Milan, almeno nella prima parte, non preoccupa la difesa giallorossa che, per la seconda partita di fila, non prenderà gol. Gli unici rischi se li crea da solo De Sanctis e quasi sempre con i piedi. Bella, però, la paratona sul tiro da quasi quaranta metri di Mexes.

CAMBI INUTILI –  Nella ripresa la Roma cala e permette al Milan di entrare in partita. Solo per pochi minuti, però. Dopo le occasioni di Menez e Bonaventura, Armero prende il secondo giallo e lascia i compagni in inferiorità numerica. Che la Roma non sfrutta. L’unica palla gol arriverà a fine recupero con il solito Gervinho. Garcia, vedendo il comportamento della squadra nella seconda parte, ha sicuramente sbagliato a non fare subito qualche cambio. Ljajic, Destro e Torosidis, entrati rispettivamente per Florenzi, De Rossi e Maicon, non hanno inciso. Tutt’e tre, fiacchi e scarichi, hanno reso al minimo nell’assalto finale. E’ il quinto 0 a 0 dell’éra Garcia (il primo rossonero dopo 41 gare in A), il secondo stagionale, dopo quello di Marassi contro la Sampdoria. Di sicuro il più amaro, almeno guardando la classifica.

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