Torna la rubrica di GazzettaGialloRossa.it “IL MIGLIORE E IL PEGGIORE“. Offriremo un’analisi delle prestazioni del calciatore che ha maggiormente brillato e di quello che, invece, ha convinto meno nelle gare della As Roma.
Doveva essere la serata della svolta, della definitiva consacrazione di una Roma sognatrice e speranzosa. Ma la poca grinta e l’atteggiamento remissivo con cui la squadra è scesa in campo sin dai primi minuti, hanno permesso al Manchester City di comandare il gioco all’Olimpico e di strappare il pass per gli ottavi di finale di Champions League. In uno stadio infuocato riempito da 55mila spettatori giallorossi, gli undici di Garcia documentano ancora tutti i propri limiti caratteriali, e forse anche fisici, nei confronti di una squadra comunque superiore come il City. Le sgaloppate e le occasioni di Gervinho e Holebas nei primi minuti di gioco sono solo i simboli dell’ennesima illusione stagionale. Come in altri appuntamenti, la Roma stecca nel momento clou e lascia il campo a testa bassa. “Come una finale”. Così Garcia aveva caricato l’ambiente nella conferenza pre-partita. Ma se questo è l’atteggiamento di una squadra che vuole davvero puntare in alto e vincere qualcosa, beh alle “vere finali” non ci arriverà mai.
IL MIGLIORE: Radja Nainggolan
Radja Nainggolan è ancora una volta uno dei giocatori più positivi in una delle serate più negative in casa Roma degli ultimi anni. Quando la Roma vince sale in cattedra, quando la Roma perde non si arrende mai ed è l’ultimo ad alzare bandiera bianca lottando su ogni pallone, a conferma del suo essere “guerriero”. Dovrebbe essere un simbolo, un esempio per ogni giocatore che vuole raggiungere alti livelli. Recupera 9 palloni nonostante gli inglesi abbiano il comando del gioco per almeno un’ora, ma non solo. E’ l’unico a pressare alto, effettua 12 lanci (strepitoso quello per Gervinho a fine primo tempo), 2 cross, 3 sponde e dalle sue iniziative nascono 4 occasioni, giusto per prendersi sulle spalle altre responsabilità che apparterrebbero ad altri. Ci vorrebbero 11 Nainggolan in queste serate e forse qualche risultato arriverebbe…
IL PEGGIORE: Miralem Pjanic
Con un Francesco Totti ingabbiato, dovrebbe essere lui ad accendere la luce della Roma. Ed invece, come è già capitato in altre occasioni altrettanto importanti, Pjanic si nasconde nel buio dimostrando dei confini caratteriali, più che tecnici o tattici. Per carità l’intera squadra giallorossa ha dimostrato una mancanza di grinta, ma da un giocatore con così tante qualità ci si aspetta sempre di più nei match decisivi. Fernandinho e Fernando non gli danno fiato e ci si accorge di lui solo nel secondo tempo quando impegna Hart in una parata bassa su un destro dalla distanza. Sbaglia anche sul primo gol di Nasri accorciando colpevolmente in ritardo sul genietto francese, che tira fuori dal cilindro il colpo che da’ il via al trionfo del City. Il “piccolo principe” è, purtroppo, ancora troppo piccolo per l’Europa.
Leonardo Esposito (Twitter @Lnrd_Spst)