Torna la rubrica di GazzettaGialloRossa.it “IL MIGLIORE E IL PEGGIORE“. Offriremo un’analisi delle prestazioni del calciatore che ha maggiormente brillato e di quello che, invece, ha convinto meno nelle gare della As Roma.
Una vittoria sofferta ma strameritata. La Roma supera una coraggiosa Inter con il risultato di 4-2 e lancia un ulteriore messaggio alla Juventus per la corsa scudetto. I giallorossi portano a casa la vittoria numero 1000 della propria storia e fanno impazzire i tifosi gioiosi in una partita al cardiopalma. La decide il “piccolo principe” Miralem Pjanic con una staffilata di destro su assist, da terra, di Francesco Totti e la chiude lo stesso bosniaco con un ennesimo gioiello su punizione, che corre sotto la Sud ed abbraccia il pubblico che lo idolatra sempre di più. Positiva la prestazione di tutta la squadra, dal tanto criticato De Sanctis, decisivo in un paio di occasioni, a Gervinho, tornato al gol dopo dodici giornate (non segnava in campionato dal primo match contro la Fiorentina, ndr). Applausi anche per Holebas, autore del primo gol in maglia giallorossa, con un’azione solitaria terminata con un siluro all’incrocio dei pali a far impazzire l’Olimpico. C’è ancora qualcuno che parla di crisi in casa Roma?
IL MIGLIORE: Radja Nainggolan
Raramente si premia come ‘migliore in campo’ un giocatore che non ha segnato in una gara terminata per 4-2. Ma per il Ninja questo e altro. Contro l’Inter il centrocampista giallorosso inella un numero quasi impossibile da quantificare di interventi e palloni conquistati a tutto campo. Merito del suo colpo ad uncino, la scivolata a piede invertito, con il quale riesce, non si sa come, a rubare il pallone agli avversari e a darsi la spinta giusta per ripartire palla al piede. Non solo, pressa per tutti i 90 minuti di gioco, morde continuamente le caviglie di Osvaldo e compagni e quando c’è da usare i piedi per impostare il gioco, si trasforma in un quarterback micidiale. Spesso si sdoppia e si affaccia in avanti con accelerazioni improvvise e tiri da lontano che non centrano di poco la porta di Handanovic. Se avesse segnato nel secondo tempo con quel tiro di sinistro dopo una corsa solitaria di 40 metri, probabilmente avrebbe ottenuto il 10 in pagella da tutti i quotidiani nazionali, ma in fondo va bene così.
IL PEGGIORE: Davide Astori
E’ lo sfortunato protagonista della magica serata romanista. Bravo palla al piede e ad anticipare gli avversari di testa, ma colpevole sul gol dell’1-1 di Ranocchia, lasciando saltare liberamente il centrale nerazzurro all’altezza del dischetto del rigore. Sfortunato, invece, in occasione del secondo pareggio dell’Inter, con la deviazione decisiva sul tiro di Osvaldo diretto verso i cartelloni pubblicitari.
Leonardo Esposito (Twitter @Lnrd_Spst)