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IL TEMPO Allegri in panchina Roma tifa Zeman

Zdenek Zeman
Zdenek Zeman

(S. Pieretti) Natale a Zemanlandia. Non è un cinepanetone, ma l’ultima sfida della Juventus prima della sosta di campionato. La pellicola sarà sicuramente divertente, ma ancora non sappiamo chi riderà per ultimo. Dopo il passo falso casalingo contro la Sampdoria Allegri è costretto a tornare da Cagliari con l’intero bottino: la Roma è in agguato, e un altro passo falso juventino potrebbe garantire alla formazione giallorossa il regalo più bello da trovare sotto l’albero, ovvero il primato solitario in classifica. Battere la Juve per Zeman è una necessità: la classifica è preoccupante, lo spettacolo deve coniugarsi coi risultati che finora – soprattutto in casa – sono mancati. «Affrontare la Juventus mi dà sempre grandi stimoli – afferma Zeman in conferenza stampa – i bianconeri nelle ultime due stagioni hanno perso tre partite, ma noi abbiamo il dovere provarci. La classifica non è quella che ci aspettavamo, ed è normale che ci sia un po’ di preoccupazione. La squadra ha bisogno di ritrovare convinzione nelle proprie capacità, non è un problema di uomini o di tattica». È un problema di classifica che il prossimo confronto con la Juventus potrebbe ulteriormente acuire. Le intenzioni di Allegri appaiono bellicose. «Non siamo stanchi, a Cagliari vogliamo tornare a vincere – afferma il tecnico juventino – anche se sono consapevole della difficoltà che ci attendono. Loro hanno bisogno di punti e giocano sempre per fare gol. Domenica abbiamo fatto una delle migliori prestazioni a livello fisico. C’è stata troppa frenesia dopo il pareggio della Sampdoria, ma per intensità e tenuta fisica posso dire che è stata la miglior prestazione della stagione».

In difesa uomini contati per Allegri che dovrà rinunciare allo squalificato Bonucci. Cinque i diffidati che, in caso di ammonizione salterebbero la finale di Supercoppa Italiana in programma lunedì prossimo a Doha. «Credo che non sia regolare giocare a Cagliari con cinque diffidati rischiando di perderli per la sfida col Napoli, la Supercoppa è una finale che si dovrebbe giocare ad agosto. In ogni modo al Sant’Elia scenderà in campo la formazione migliore, perché la sfida più importante è quella contro il Cagliari. Sono sorpreso della mia squalifica – conclude Allegri – ho sempre rispettato l’operato della terna arbitrale, quando mi è arrivata la comunicazione della squalifica pensavo fosse uno scherzo». In effetti era uno scherzo: ieri la corte d’appello federale ha cancellato la squalifica del tecnico della Juve che stasera potrà sedersi regolarmente in panchina. Chi ritrova la panchina, e chi rischia di perderla: Benitez col suo Napoli affronta il Parma in una sfida che sa tanto di ultima spiaggia. I partenopei reduci dalla sconfitta rimediata contro il Milan saranno chiamati a una prestazione convincente.

Dalle parti di Castelvolturno l’aria è pesante, la spaccatura tra il presidente De Laurentiis e l’allenatore spagnolo inizia a essere evidente, anche se i due protagonisti fanno buon viso a cattivo gioco. A fine anno sarà divorzio, questo è già evidente. Ma qualora non dovessero arrivare risultati nelle prossime due partite, non si escludono ribaltoni. «A Napoli c’è l’idea dell’autodistruzione – sottolinea Benitez – questa squadra ha le potenzialità per arrivare terza e fare ancor meglio, ma dipende da noi dimostrare il livello ad ogni gara. Il rinnovo? ho detto no a due offerte perché sono allenatore del Napoli, voglio lavorare qui e poi vedremo… In questi ultimi 15 giorni ho declinato due proposte». Di sicuro non erano di De Laurentiis.

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