(A. Austini) – Arrivederci a chissà quando. La Roma perde Gervinho e Keita per un tempo indeterminato. Un danno messo in preventivo, ma comunque pesante. Garcia li ha salutati dopo la sfida con il Milan, pensava di riaverli a disposizione oggi insieme ai sudamericani, ma non sarà così. I due restano in vacanza nei rispettivi Paesi africani aspettando la Coppa che inizia il 17 e finisce l’8 febbraio in Guinea Equatoriale. Gervinho è stato convocato dalla Costa d’Avorio il 2 gennaio per partecipare allo stage di preparazione al torneo che inizia tre giorni dopo ad Abu Dhabi . Keita dovrebbe invece raggiungere i compagni del Mali che giocano in Europa il 5 a Parigi, per partire poi verso il ritiro in Gabon il giorno seguente. L’Epifania è anche la data di Udinese-Roma in programma alle 12.30: il club giallorosso ha inoltrato due richieste ufficiali alle federazioni per potere utilizzare i giocatori in Friuli, ma non avendo ancora ricevuto una risposta ha preferito far risparmiare a Gervinho e Keita un viaggio in più che potrebbe rivelarsi inutile. Qualora dovesse ricevere l’ok (sarà molto difficile), la Roma metterebbe a disposizione due voli privati ai giocatori per raggiungere le rispettive nazionali subito dopo la gara con l’Udinese. Keita andrebbe direttamente in Gabon, Gervinho ad Abu Dhabi ma per il momento restano dove sono, con la promessa di allenarsi da soli in questi giorni. Garcia ha contattato privatamente i due ct. Conosce bene quello del Mali, il polacco Kasperczak, che parla francese e ha allenato il Lille. Ma le speranze di ricevere un favore da lui e dal connazionale Renard, selezionatore degli ivoriani, sono davvero minime. Anche perché aiutare la Roma significherebbe doversi comportare allo stesso modo con tutti gli altri club.
Insomma, calendario alla mano c’è il rischio di dover rinunciare a due pedine così fondamentali per otto partite, sei di campionato (Udinese, Lazio, Palermo, Fiorentina, Empoli e Cagliari) e due turni di Coppa Italia (ottavi con l’Empoli ed eventuali quarti con la vincente di Fiorentina-Atalanta). Dipenderà ovviamente da quanta strada faranno nel torneo Costa d’Avorio e Mali, inserite nello stesso gruppo, il D, che peraltro è l’ultimo a iniziare con esordio il 20. Il «derby» romanista si gioca il 24, mentre l’ultima partita della fase iniziale è prevista il 28. La presenza nel girone del Camerun rende più complicata la qualificazione per il Mali, mentre gli «Elefanti» guidati da Gervinho sembrano avere tutte le carte in regola per accedere agli ottavi che eventualmente giocherebbero il 1° febbraio. Si vedrà.
La Roma è di sicuro la squadra più danneggiata della serie A. Nessun nome illustre tra gli «italiani» in partenza verso l’Africa: il Napoli perde Ghoulam, l’Udinese Badu, mentre lo juventino Asamoah non può partecipare perché infortunato. Viaggi ancora più lunghi per quelli con gli occhi a mandorla: dal 9 al 31 gennaio si gioca anche la Coppa delle Nazioni asiatiche in Australia, che poterà via Honda al Milan e Nagatomo all’Inter. All’«esodo» contribuisce anche il torneo Sudamericano Under 20 a cui partecipa ad esempio il romanista Sanabria. Ma in questo caso è più un’occasione di crescita per i giovani che un’effettiva perdita per i club. E intanto Fifa e Uefa non muovono un dito. Figuriamoci la Figc. I calendari intasati scontentano tutti, ma non c’è un movimento politico attivo a livello europeo per trovare la soluzione più ovvia al problema: accorciare la durata delle stagioni dei club e convogliare alla fine dei vari tornei tutte le competizioni per Nazionali. Dal 2018 arriverà anche la Nations League ad ingarburgliare il quadro. Ci mancava la Coppa per le amichevoli. La avremo, insieme agli stage di Conte.