(A.Serafini) – Protetto da Pallotta, difeso da Garcia. La Roma si approccia al nuovo anno con la consapevolezza che il raggiungimento degli obiettivi passerà inevitabilmente anche tra i piedi di Kevin Strootman, il «primo acquisto di gennaio» annunciato qualche mese da Walter Sabatini. D’altronde le brevi apparizioni del ragazzo dal ritorno dell’infortunio hanno registrato un percorso di recupero ancora non ultimato del tutto. Il centrocampista olandese si è allenato, ci ha provato, ma in primis ha capito lui stesso di non essere pronto. Per questo dopo i pochi minuti giocati in Champions a Mosca e poco più di un tempo giocato sottotono con il Sassuolo all’Olimpico, il ragazzo è ritornato in panchina perdendo un pizzico di fiducia e motivazione.
Uno stato d’animo che non è passato inosservato agli occhi di Totti, convinto che il reintegro totale del numero 6 sia necessario per poter ambire agli obiettivi prefissati. Il capitano si è intrattenuto spesso a colloquio con il compagno, esortandolo a non scoraggiarsi di fronte a prestazioni non all’altezza, come successe anche a lui dopo i gravi infortuni passati in carriera. Non sorprende quindi che in allenamento Totti scherzi e regali battute soprattutto nei confronti dell’olandese, coinvolto regolarmente da voci e sirene di mercato provenienti da tutta Europa. Il 2015 ora per lui avrà il sapore del riscatto e della conferma, l’uomo in più che nel centrocampo romanista dovrà contribuire nel reggere l’urto della partenza di Keita in Coppa d’Africa. A Trigoria non aspettano altro.