Il City entra tra le 16 big d’Europa, vincendo 2 a 0 all’Olimpico e per la prima volta in Italia, e dimostra una volta per tute che i top players fanno la differenza. Pellegrini, senza Yaya Tourè e Aguero (e con Jovetic inizialmente in panchina), ritrova il genio di Nasri e la fisicità di Fernando e Fernandinho. E’ formazione completa pure nelle riserve. La Roma no. Ecco perché esce dalla Champions e adesso si dedicherà esclusivamente allo scudetto. Come avrebbe dovuto fare già nell’ultimo turno di campionato, quando contro il Sassuolo ha buttato al vento 2 punti preziosi per avvicinare la Juve, ancora distante 3. Garcia, per andare agli ottavi, ha snobbato il campionato. E adesso, eliminato per la terza volta su tre alla prima fase, avrà l’Europa League che spesso è competizione fastidiosa. Si gioca il giovedì. E i giallorossi non sono nemmeno testa di serie.
QUALITA’ E PERSONALITA’
Il palo di Manolas, tra le reti di Nasri e Zabaleta, non deve essere utilizzato per nascondere le lacune della Roma nell’ultima sfida del gruppo E. Garcia ha puntato sul contropiedista Gervinho, il suo collega Pellegrini sul gioco. Con il pressing e la personalità. Il City ha dimostrato di essere migliore nei singoli. A centrocampo con Fernando e Fernadinho, sui lati con Jesus Navas e Milner che hanno annientato, alla lunga, Maicon e Holebas, il primo presto con la lingua di fuori e l’altro troppo timido. Le sostituzioni non incidono. Soprattutto Iturbe e Destro.
FRAGILITA’ E STANCHEZZA
Il Manchester vola, la Roma cammina. Il centrocampo senza De Rossi non fa diga. E il 4-2-3-1 diventa friabile. Anche per questo i giallorossi prendono altri 2 gol in casa (per la terza partita di fila). Nelle ultime 5 gare, 8 reti subite. Sono 25 in 20 gare (11 in campionato e 14 in Champions), in cui Garcia ha sempre cambiato formazione. Ma il turnover, soprattutto in Europa, è servito a poco.
MERCATO PURE IN USCITA
La Roma, nella notte dell’Olimpico, perde più di 15 milioni. Pallotta, senza gli ottavi, chissà se investirà a gennaio. Non sono da escludere cessioni eccellenmti: da Strootman a Destro. A proposito, vedendo Dzeko e l’attacco giallorosso che in casa resta a digiuno per la prima volta in questa stagione (l’ultima volta, con la Juve, l’11 maggio), anche Garcia prima o poi si ricorderà di chiedere il centravanti di primo piano. da Champions.