(E.Menghi) – Stavolta la Roma riesce ad accorciare. Un grazie va alla Sampdoria, in grado di fermare la Juventus allo Stadium, e un altro a Nainggolan, tra i migliori come accade spesso e soprattutto capace di gonfiare la rete come i compagni non erano riusciti a fare nonostante le tante occasioni create. Il Genoa non molla nemmeno in dieci uomini, ma i giallorossi non falliscono e si portano a -1 dai bianconeri. Roma senza centravanti, Totti e Destro condividono la panchina a Genova e Florenzi torna a fare l’attaccante nel tridente mobile con Ljajic e Gervinho. Il serbo ha la prima occasione della partita, creata dall’ivoriano, ma la spreca malamente: accusato spesso di egoismo in campo, stavolta sbaglia per eccesso d’altruismo. Al 17’ Perin va a contrastare Gervinho, la palla finisce sui piedi di Pjanic e viene deviata di nuovo dal portiere, poi Florenzi ci riprova e trova solo l’angolo. Dopo 27 minuti entrambi i centrali giallorossi sono ammoniti, il giallo più pesante è quello mostrato ad Astori, che era diffidato e salterà Roma-Milan. Cartellino rosso invece per Perin al 29’, che travolge Nainggolan in area per evitare un gol quasi fatto: rigore sacrosanto. Ljajic da capocannoniere si assume la responsabilità di calciarlo, Lamanna all’esordio in Serie A si presenta con una parata decisiva e in un attimo conquista Marassi. Al 40’ Radja si prende il suo: destro mentre scivola, palla imparabile per il debuttante tra i pali. La Roma in superiorità numerica trova il gol del vantaggio che in parte cancella l’errore dal dischetto. La coscienza di Adem resta sporca, i giocatori del Genoa gli rinfacciano una simulazione in area nell’azione da cui è nato l’1-0. A 15 secondi dalla fine del recupero del primo tempo, Astori tiene in gioco Matri e gli regala una chance, ma l’ex Cagliari recupera e aiuta De Sanctis a salvare la porta. Dagli spogliatoi non rientrano Matri (al suo posto Edenilson) e Gasperini, espulso durante l’intervallo per proteste verso l’arbitro. Il secondo tempo parte a rallentatore, solo al 17’ la Roma torna all’attacco, Maicon mette in mezzo un bel pallone, ci pensa Lamanna a bloccare quasi sulla linea. Al 26’ Gervinho sul lancio intelligente di Astori si ritrova a tu per tu col portiere, lo mette a sedere, ma poi allarga un po’ troppo il diagonale. Avrebbe potuto chiudere la partita. Ci prova Perotti col destro, è un bel tiro ma finisce sopra la traversa. Pinilla reclama per una spinta di Florenzi in area, il romanista resta allibito per la futilità dell’intervento. Garcia manda in campo Totti e Iturbe nel finale, proprio l’argentino può raddoppiare di testa sul cross al bacio di Florenzi, ma sbaglia e fa bene a disperarsi. Pjanic nei minuti di recupero fa un fallo tattico che gli costa il giallo e la partita col Milan. Al 48’ arriva il rischio più grande, il Genoa segna ma il gol viene annullato per fuorigioco: Rincon sembra effettivamente aldilà. La tensione arriva fino al tunnel che porta agli spogliatoi, Holebas è nervoso e non è l’unico. Il campo, comunque, dice che la Roma guadagna tre punti importantissimi e mette il fiato sul collo della Juventus. La vetta è più vicina, la strada ancora lunga.