(F. Ferrazza) Un intervento di tre ore e mezza alla testa, perfettamente riuscito. Leandro Castan è stato sottoposto ieri mattina a un’operazione neurochirurgica all’interno della clinica Quisisana, ai Parioli, dal professor Giulio Maira, lo stesso che operò Papa Giovanni Paolo II. Il brasiliano si è risvegliato e ha subito respirato spontaneamente, senza bisogno dell’ausilio dei macchinari. «L’intervento chirurgico per la rimozione di un cavernoma del peduncolo cerebrale medio di sinistra che aveva sanguinato, iniziato alle 8,30, è terminato alle 12 — recita il comunicato medico — è stato effettuato con un microscopio chirurgico neurofisiologico. Il cavernoma, della profondità di 3 centimetri, è stato rimosso completamente».
Per il brasiliano previste 24 ore in terapia intensiva, al termine della quali la prognosi potrà essere sciolta. Da quel momento comincerà il lungo periodo di riabilitazione. Non vedono l’ora di poter riabbracciare Castan i compagni di spogliatoio. «Ho i brividi, è un ragazzo d’oro, è molto amato», l’emozione di Pjanic, che fa capire quanto tutti siano stati con il fiato sospeso durante le ore dell’operazione. I giocatori della Roma sperano di poter dedicare al collega un’eventuale vittoria contro il Sassuolo, sabato e magari quella, a fine stagione, dello scudetto. «Tutti vogliamo conquistare lo scudetto — continua Pjanic a Roma Tv — d’altra parte i nostri tifosi e la voglia che ho di renderli felici, sono uno dei motivi per cui ho deciso di rinnovare il contratto. Stiamo lavorando bene, la squadra è forte. Noi viviamo per vincere lo scudetto, è la nostra motivazione in più. Ma ora pensiamo al Sassuolo, vogliamo i tre punti. Una gara per volta affrontiamo, ci preoccuperemo del City da domenica». Ancora più forte con il rientro Strootman, che si gioca una maglia da titolare per il centrocampo, almeno per sabato.