(F. Balzani) – Costa la metà di Iturbe, guadagna un terzo di Destro, ma in campo fa per tre. Nella Roma di re Nainggolan e del capocanonniere Ljajic, che si incolla alla Juve e prova il sorpasso prima della fine del girone d’andata forte anche di un calendario favorevole, non si spegne la stella di Florenzi prossimo a raccogliere l’eredità di Totti e De Rossi (su Facebook c’è un gruppo chiamato proprio “Capitan Futuro Florenzi”) e ansioso di rinnovare un contratto troppo a lungo tenuto in naftalina. Quel ragazzo di Vitinia preso a mascotte dal gruppo, infatti, è cresciuto e – anche se non ha creste, tatuaggi, né frequenta i locali alla moda – oggi rappresenta uno dei migliori prodotti del nostro calcio. Un jolly autentico, un Taddei 2.0: nato come centrocampista, cresciuto come esterno d’attacco e retrocesso nel ruolo di terzino dove sia contro il Sassuolo sia contro il City è risultato tra i migliori in campo. A Genova è tornato a fare l’ala scambiandosi spesso con Maicon. Una coppia che in campionato finora non sbagliato una mossa: schierati dal 1’ nei successi contro Empoli, Cagliari e Genoa, ritrovati uno di fronte all’altro a gara in corso (sul risultato di pareggio) nelle vittorie in extremis contro Parma e Inter.
Con 88 gare giocate su 91 totali in campionato Florenzi è il calciatore con più presenze nelle ultime tre stagioni. E pensare che in estate c’è stato il rischio di vederlo con un’altra maglia (quella della Fiorentina) perché a Roma continuavano ad arrivare esterni e lo stesso Florenzi non aveva nascosto il suo malumore al procuratore. Le rassicurazioni di Garcia e l’amore per la maglia lo hanno convinto a restare. Nella classifica degli ingaggi della rosa con “soli” 700 mila euro a stagione figura al terz’ultimo posto sopra i 500 mila di Paredes e Skorupski e ben lontano dai 6,5 milioni di De Rossi. Il rinnovo doveva arrivare a settembre, poi è slittato a Natale, ora pare debba essere rinviato a gennaio. A 18 mesi dalla scadenza. Florenzi chiede 2,5 (come Iturbe), la Roma offre 1,5.