(A.Vocalelli) – Ci mancava solo questa. L’esternazione di Preziosi sull’inchiesta di Roma, con un riferimento talmente incredibile da lasciare esterrefatti. Perché qui non si tratta di valutare una, cinque, dieci, venti decisioni arbitrali, per dire magari che ha sbagliato tutto ed è inaccettabile la sua prestazione, no, qui si tratta di fare un parallelo che dovrebbe far vergognare soltanto chi pensa certe cose. Confondendo i piani, tirando in ballo persone e argomenti lontanissimi da certi discorsi. Qualcuno di buon senso – ci sarà sicuramente qualcuno di buon senso! – dovrebbe davvero preoccuparsi di fermare l’escalation di certi estremismi dialettici, per rimettere le cose al posto giusto. E commentare magari un pessimo arbitraggio, perché ci sarà sempre un pessimo arbitraggio, in un ambito accettabile e discutibile. Non così.
Peccato, perché era stata una domenica emozionante, con Juve e Roma a giocare la loro partita parallela, nel giorno del doppio confronto con le genovesi. Non ce l’ha fatta a vincere Allegri, che sperava di chiudere il conto dopo la rete di Evra. Ce l’ha fatta invece Garcia, che ha messo in cassaforte il bellissimo gol di Naingoolan, autentico protagonista della partita. Sempre lui aveva causato l’espulsione di Perin, sempre lui è stato presente e lucido per tutta la partita. Ecco, Juve e Roma, che corrono a braccetto in questa loro corsa parallela, hanno in comune questo continuo alternare di personaggi fondamentali. Perché è vero che a tratti si sono viste anche buone squadre, momenti di gioco di ottimo livello, ma Juve e Roma si stanno sempre più affidando alle ispirazioni dei loro calciatori più in forma.
Alla Juve è toccato all’inizio con Tevez, capace di sbloccare qualsiasi partita. E’ stata poi la volta di Pogba, che è risultato determinante in più di una partita.
E poi Pirlo, che è rientrato, si è fatto subito notare con le sue punizioni e ha poi realizzato quel gol pazzesco nel derby. Stessa cosa sta succedendo alla Roma, che ha sfruttato le doti dei suoi giocatori migliori, da Totti a Liaijc, per poi ritrovarsi come detto in Naingoolan. Il gol con cui ha battuto il Genoa sembrava la piroetta di uno dei fantasisti piuttosto che di un centrocampista di grande sostanza e forza fisica.
Insomma, al di là della cifra di gioco, al di là verrebbe da dire dei veleni arbitrali, Juve e Roma vanno avanti con i colpi dei loro giocatori migliori, che spesso per vincere le partite. Bisogna insomma capire chi ha ancora le frecce migliori al proprio arco. E se una spinta decisiva potrà arrivare dal mercato di gennaio, con entrambe le squadre proiettate all’acquisto di un difensore, c’è piuttosto da individuare chi potrà essere il miglior acquisto fatto in casa, per poter aggiungere qualche nome a quelli che si sono segnalati in questi primi quattro mesi. La sensazione personale? Ci sono due giocatori che davvero possono ancora spostare quel sottile equilibrio che tiene lì, praticamente affiancate, le due contendenti. L’uomo della Roma non potrà che essere Iturbe, il maggior acquisto dell’ultima campagna giallorossa. L’uomo della Juve non potrà che essere Vidal, la conferma più costosa dell’ultima campagna bianconera. Lo scudetto, vedrete, passerà molto da loro.