Comincia domani contro la Roma il 2015 dell’Udinese costretta a rinunciare, tra squalifiche, infortuni e competizioni delle Nazionali, a sette pedine. In cambio sono stati aggregati tre giocatori della Primavera. Ma il tecnico dell’Udinese, Andrea Stramaccioni, non cerca alibi per affrontare quella che, a suo giudizio, è la squadra «migliore d’Italia come qualità tecnica». «Non ritengo l’Udinese in emergenza, chi giocherà domani farà bene», chiarisce nella conferenza stampa della vigilia, ben consapevole che la Roma arriverà al Friuli «per fare i tre punti e noi cercheremo di non farglieli fare».
A Marassi, con la Sampdoria, «abbiamo denotato una crescita caratteriale di cui cerchiamo conferme e abbiamo aggredito molto alti, ma questo non può accadere sempre. Certo che non possiamo difenderci per 90′ contro la Roma, altrimenti il gol lo prendi. Dovremo essere pericolosi con le armi che abbiamo, lottando su ogni pallone. Bisogna difendersi ma anche essere pericolosi per tenergli testa e lottare su ogni pallone», chiarisce gettando acqua sul fuoco delle polemiche arbitrali dopo le dichiarazioni in settimana di Garcia che ha tirato nuovamente in ballo la gara con la Juve. «Non credo volesse condizionare l’arbitro di domani. Sappiamo che fin qui in alcuni episodi siamo stati poco fortunati. Ma abbiamo piena fiducia negli arbitri. Credo che Guida sia esperto. Non credo valga neppure la pena di aprire l’argomento». Preferisce concentrarsi sul campo. Nell’attacco giallorosso si aspetta di vedere Ljajic, «il miglior marcatore della Roma», mentre «mi auguro che Totti possa essere al massimo per il derby», scherza. «Penso solo a come disporre la mia squadra». Come non lo dice.
Sul ballottaggio in fascia sinistra tra Gabriel Silva e Pasquale non si sbilancia, spiega solo che il brasiliano è tornato in condizione dopo l’infortunio. Per il partner di Totò Di Natale in attacco, tra Bruno Fernandes, Thereau e Gejio, non svelerà le carte fino all’ultimo secondo. E quanto a chi affiderà il ruolo di centrale di difesa tra Danilo e Domizzi si limita a dire che «possono agire entrambi da centrali; terremo conto anche degli avversari che fanno della velocità la loro arma». Infine, un pensiero a Florenzi, scommessa vinta dei tempi del settore giovanile. «Ci ha messo del suo nella crescita. A livello personale sono molto legato a lui. È un giocatore che ha fatto la gavetta. Sono felicissimo per la sua affermazione».
Fonte: ansa