Queste le parole di Mario Brozzi, ex medico sociale della Roma, sulla vicenda Strootman e il nuovo intervento chirurgico al quale si sottoporrà domani in Olanda.
Che cos’è questa sindrome di ciclope?
“E’ una sindrome particolare, dopo gli interventi del crociato anteriore, si forma del tessuto simile a una cicatrice, e si produce nella gola articolare, tende a svilupparsi e a occupare spazio, più cresce e più limita l’articolarità del ginocchio. Alla fine si deve intervenire per asportarla, perchè se no l’estensione del ginocchio si riduce e impedisce al calciatore di giocare. Si chiama sindrome del ciclope, perchè in artroscopia si nota subito questa forma ciclopica.”
Questo è accaduto per una mancanza di perizia sul primo intervento chirurgico?
“Questo tipo di problema non è legato ad una imperizia delle persone che operano, anzi in genere si pensava che potesse sorgere se si operasse subito. Il più delle volte si crea per le caratteristiche genetiche e costituzionali del soggetto che subisce infortuni del genere di Strootman. Non conosco poi il quadro di recupero.”
Tempi di recupero?
“Non si tratta di una ricaduta, c’è soltanto da entrare, rimuovere la fibrosi, richiudere ma non si perderà tutto il percorso riabilitativo già effettuato. Se questo è il problema, nell’arco di qualche settimana il ragazzo può tornare in campo, non è una situazione drammatica. Entro un mese massimo Strootman può rientrare in campo”
Fonte: centrosuonosport