L’ex terzino della Roma, Vincent Candela ha parlato della sfida Palermo-Roma:
Dybala simile a Montella?
“L’argentino è davvero un bel giocatore. Sono simili, ma il paragone va fatto tra qualche anno. Montella è esploso un po’ più tardi, certamente ha il suo stesso fiuto del gol, la tendenza a cercare la rete da ogni posizione. In questo sono simili”.
Che Roma arriva a Palermo?
“Per me i giallorossi contro la Lazio hanno perso 2 punti, le squadre si sono divise un tempo ciascuno. C’è un Totti in grande forma, gli anni passano per tutti tranne che per lui. La squadra di Garcia proverà a imporre il proprio gioco anche a Palermo, contro una squadra che sta facendo benissimo, ha perso a Firenze dopo nove risultati utili di fila, si trova a pochi punti dal terzo posto occupato dalla Lazio. Sarà una partita molto interessante, la Roma per me deve spingere fin da subito per approfittare di qualche problema difensivo manifestato dal Palermo in campionato”.
Fino a quando ha intenzione di giocare Totti?
“È un giocatore di una intelligenza straordinaria. Non è più veloce, non ha il dribbling di una volta, ma ha un livello di pensiero superiore. Se vuole, potrà farci sognare ancora per un altro anno”.
Cholevas le somiglia?
“È al primo anno con la Roma, ha qualche difficoltà ad attaccare, si deve sbloccare. Deve partecipare di più alla manovra, sia a centrocampo che in attacco. Tecnicamente non si discute, calcisticamente è molto bello da vedere, ma deve imparare a proporsi di più davanti. Dobbiamo dargli tempo: per i giocatori stranieri è difficile imporsi in Italia, specialmente in una squadra importante come la Roma”.
Manolas vale Benatia?
“No, per me il marocchino è uno dei difensori più forti, era un leader della squadra. Manolas diventerà un grande, bisogna aspettarlo, è un giocatore di personalità, ma tra i due Benatia è più forte, aiutava molto di più anche quando si doveva far partire l’azione da dietro”.
Dove possono arrivare Palermo e Roma?
“Spero di vedere una Roma capace di lottare fino all’ultimo con la Juventus per lo scudetto e mi auguro possa anche vincerlo. Il Palermo, invece, può lottare tranquillamente con Inter, Milan, Fiorentina e Lazio per il terzo posto. È una stagione ottima anche per i rosanero, che possono contare su giovani di grande qualità”.
Iachini e Garcia?
“Iachini sta svolgendo un lavoro ottimo, è un allenatore coerente e per questo la squadra lo segue. Lo stesso si può dire per Garcia. In Italia lo conoscevano in pochi, ha impostato un modo di giocare nuovo, tutto suo, e i risultati si stanno vedendo”.
Il “selfie” di Totti?
“È stato figo, bisogna sottolineare anche le cose simpatiche del calcio, non solo gli aspetti negativi. È stata una cosa carina per i suoi tifosi, per scherzare. Lotito c’è rimasto male? Beh, anche lui è un bel personaggio (sorride, ndr). Lo capisco, è pur sempre un derby”.
Mai stato vicino al Palermo?
“Che io sappia no, perché quando sono andato via da Roma avevo quasi smesso di giocare, almeno nella mia testa. Mi sono ritirato abbastanza presto, avevo perso gli stimoli. Sarebbe stato bello vestire la maglia rosanero perché il pubblico palermitano vuole bene alla squadra e la supporta sempre. Sono stato a Messina? Sì, gli ultimi 4 mesi, sono stato chiamato dal mio amico Bruno Giordano ma non abbiamo vinto nemmeno una partita. Ho conosciuto la Sicilia, mi sono innamorato di Taormina, ma non ho vinto neppure una gara: ho capito che era arrivato il momento di appendere le scarpette al chiodo”.
Fonte: Radio In