C’era una volta un brasiliano con il gol nel sangue, ovvero Dino Da Costa, attaccante rapidissimo che dal 1955 al 1960 allietò i tifosi della Roma con reti e sgroppate da campione, ma sopratutto con 9 reti nei derby di campionato (ben otto consecutive). C’era una volta un ragazzone milanese, trapiantato nella capitale, di nome Marco Delvecchio; onesto centravanti trasformato all’occorrenza in ala sinistra, che quando vedeva i colori biancocelesti si esaltava come non mai: 9 reti anche per lui nelle stracittadine.
Due talenti, due storie che sono ormai il passato, perché superati e lasciati alle spalle dall’ennesimo record che Francesco Totti infrange in carriera. Ieri, nel 2-2 clamoroso sviluppatosi all’Olimpico, il capitano giallorosso ha fatto esplodere di gioia la Sud con i gol della rimonta, due perle da centravanti vero che portano a 11 il bottino personale di Totti nei derby, gare a lui molto care vista la fede vitale per i colori giallorossi.
Totti già nell’aprile 2013 aveva agganciato Da Costa e Delvecchio in cima alla speciale classifica, realizzando il rigore dell’1-1 e festeggiando in camera ammettendo di aver infranto “il record più bello”. Oggi Totti va al passo con i tempi e celebra il tutto con un ‘selfie’ che va in mondovisione, da leader e uomo immagine qual’è. E anche se mister Da Costa mantiene il record di miglior marcatore nei derby in assoluto con 12 centri (2 in Coppa Italia e uno in Coppa Zenobi), Francesco Totti ora può guardare tutti dall’alto al basso, cullandosi un primato che lo fa felice più di ogni scarpa o pallone d’oro.
Keivan Karimi (Twitter @KappaTwo)