(G. Piacentini) «Dobbiamo superare l’idea di concentrarci solo sul derby, perché i nostri obiettivi sono più alti». Non siamo ai livelli di Zeman, che sosteneva che quella con la Lazio fosse una gara come tutte le altre, ma l’approccio di Rudi Garcia al derby è quello di un tecnico di una grande squadra, consapevole che il campionato non finirà oggi pomeriggio, qualunque sia il risultato. «Quando si sfidano due squadre della stessa città, cosa che in Francia non esiste, è sempre una gara particolare. Con la Lazio, però, in palio ci sono tre punti, non di più: faremo di tutto e anche di più per vincere, ma è un atteggiamento normale che abbiamo contro ogni avversario».
La differenza con i proclami dello scorso anno («Il derby non si gioca, si vince») è lampante. «Sarà una gara diversa da quella della scorsa stagione perché il contesto è del tutto differente: c’erano grandi pressioni sulla squadra, che aveva perso la finale di Coppa Italia e attraversava un periodo delicato. Quest’anno siamo secondi e guardiamo di più alla classifica finale». Il calendario, da questo punto di vista, può dare una mano ai piani del tecnico francese, visto l’impegno della Juventus al San Paolo, contro il Napoli. «Vogliamo essere primi dopo questa partita, non sappiamo se sarà per alcune ore o per almeno una settimana: questo ci dà una grande carica. La Lazio è composta da ottimi giocatori. È una squadra aggressiva, la più fallosa del campionato, ed è difficile da affrontare perché ha qualità. Facciamo questo mestiere per vivere confronti del genere e mi auguro di giocare gare così ogni settimana». Partite che non hanno bisogno di una preparazione particolare, almeno dal punto di vista psicologico, ma è sempre meglio non disperdere la concentrazione: per questo Garcia è lapidario sulle polemiche post Udine («Non voglio perdere tempo con queste cose puerili») e sul mercato («Destro a gennaio non si muove») e ottimista sul resto: «Vedo la squadra carica, con tanta voglia di fare bene: ci siamo concentrati soprattutto sull’aspetto fisico, non ci sono parametri diversi. L’unico obiettivo che avevo questa settimana, oltre far lavorare bene chi ha giocato po-co, è stato frenare un po’ i miei giocatori. Hanno tanta voglia e hanno mostrato molta intensità in allenamento, ma dobbiamo metterla in campo durante la gara, non prima».