(F.M.Ricci) – Una manata evidente, una scenata evitabile, l’attesa per la squalifica. È durato meno di un’ora l’esordio di Gervinho alla trentesima Coppa d’Africa. La Costa d’Avorio ha pareggiato 1-1 con la Guinea, rimontando in 10 dopo l’espulsione del romanista al quale è andata via la luce all’inizio della ripresa, pessima chiusura di un pomeriggio per lui frustrante e avaro di emozioni.
MORTE A CONAKRY Peggio è andata ad alcuni avventori di un bar del quartiere Dar-Es-Salam di Conakry, la capitale della Guinea, riuniti per vedere la partita: non è chiaro se per festeggiare, per una distrazione o per fare danni, però una o due granate sono esplose tra la gente che guardava la partita causando sicuramente un morto. Per altre fonti i decessi sono addirittura 3, e secondo quanto raccolto con testimonianze dirette e pubblicato da un giornale locale l’esplosione è avvenuta subito dopo l’espulsione di Gervinho.
ATTESA PER LA SQUALIFICA Per quanto riguarda il romanista, ora bisognerà vedere cosa ha scritto nel referto l’arbitro algerino Charef ed attendere il verdetto della Caf: sicuramente Gervinho salta la sfida contro il Mali del compagno di squadra Seydou Keita e corre il rischio di perdere anche la terza partita del girone, che opporrà la Costa d’Avorio al Camerun. In caso di squalifica da 3 turni addio anche gli eventuali quarti di finale. Le chance degli ‘Elefanti’ di qualificarsi sono intatte, anche perché ieri sera Mali e Camerun hanno pareggiato quindi il gruppo è assolutamente livellato, ma senza Gervinho le cose si complicano parecchio. Naturalmente in chiave giallorossa l’eventuale eliminazione della Costa d’Avorio avrebbe un riscontro decisamente positivo: Rudi Garcia potrebbe riavere il suo attaccante già per Roma- Empoli del 31 gennaio.
GUINEA MIRACOLATA Hervé Renard era partito con il trio Kalou-Bony-Gervinho e il romanista al 17’ aveva sfruttato la sua velocità per creare la miglior occasione della gara: il suo tiro è stato toccato dal portiere e si è stampato sulla traversa. La Costa d’Avorio però è rapidamente sparita: nessuna idea in fase offensiva e la velocità di Gervinho, servito male e raramente, come unico ricorso. La Guinea, nazionale miracolata visto che per l’epidemia di ebola che flagella la nazione ha dovuto giocare tutte le qualificazioni in campo neutro, si è difesa con ordine ed è passata in vantaggio al 36’ con Yattara.
BLACK OUT L’unica reazione degli Elefanti è stata quella di Gervinho, che al 13’ della ripresa ha dato una manata in faccia al proprio marcatore Naby Keita che secondo il romanista gli aveva camminato sui piedi. L’arbitro non ha avuto dubbi: il rosso ha mandato in tilt l’ex Arsenal, che si è gettato al suolo, ha sbattuto le mani e poi si è allontanato col viso sfigurato dalla rabbia. La Guinea ha colpito la traversa, la Costa d’Avorio ha pareggiato con Doumbia, entrato per l’inesistente Kalou. Gervinho aspetta la sentenza, a Conakry si piange per l’ennesima tragedia.