(L. Taidelli) – Se un mal di pancia c’è mai stato, Zlatan Ibahimovic l’ha curato alla grande. Spogliatoi del Grand Stade di Marrakech, martedì notte. Il suo Psg ha appena battuto in amichevole la «sua» Inter. Ibra si è limitato a sfregare la lampada a intermittenza, ha sfiorato il gol due volte ma Handanovic era in versione Batman. Ibra «tira» a ogni latitudine – di gran lunga il più osannato dai tifosi – e fa parlare per quel supposto malessere che ciclicamente lo coglie quando è ora di cambiare aria. Fastidio che poi il suo agente Mino Raiola in passato è stato bravissimo a cavalcare, come già successo ai tempi di Inter, Barcellona e Milan. Anche perché a 32 anni il prossimo potrebbe essere l’ultimo grande contratto della carriera, lo svedese negli ultimi giorni è stato accostato alla Roma. Ma dal Marocco manda segnali molto chiari: «Resto a Parigi». Nella chiacchierata che si concede con i media italiani malgrado un volo che incombe però Ibra parla anche di calcio italiano, di Inter, di Juve e altro
Ibrahimovic, le ha fatto piacere rivedere Mancini?
«Sì, era da tanto tempo che non ci incontravamo. Addirittura da Parma, il giorno dello scudetto 2008».
Come lo ha trovato?
«Bene, in gran forma. Mi ha fatto piacere salutarlo, è tornato all’Inter e ha iniziato bene. Farà un buon lavoro. E’ l’uomo giusto nel posto giusto, ha tutto per riportare in alto i nerazzurri. Io spero che la squadra possa tornare ai livelli di quando ci giocavo io».
Come l’ha vista nel test contro di voi?
«Bene, anche se era un’amichevole e noi venivamo da carichi di lavoro pesanti, con due allenamenti al giorno. Credo che lo stesso valesse per loro».
Ci dica la verità. Si interessa ancora del campionato italiano?
«Lo seguo sempre, ci sono diverse squadre che giocano un buon calcio. La Roma per esempio ha avuto davvero sfortuna in Champions, non meritava di uscire. In Serie A ho vissuto le sei stagioni più belle da calciatore. Posso avere soltanto ricordi positivi».
Quindi potrebbe tornare?
«No no. Sono girate delle voci, ma io sto bene a Parigi. Ho un altro anno di contratto e poi vedremo cosa succede».
Quindi la Roma può mettersi il cuore in pace?
« Ripeto, sto bene al Psg».
Ma è più forte questo Ibrahimovic o quello visto in nerazzurro tra il 2006 e il 2009?
«Spero e credo che sia più forte questo, perché io cerco di migliorarmi stagione dopo stagione e finché vedrò dei progressi continuerò a giocare. Quando capirò di non avere più margini smetterò».
Dove crede che possa arrivare la Juventus in Champions?
«Sono molti forti, hanno tutto per fare tanta strada».
Un pensiero a Massimo Moratti, il suo presidente durante gli anni all’Inter?
«Con lui ho sempre avuto un ottimo rapporto. Spero stia bene e saluto la sua famiglia. Mi auguro che torni a vedere presto l’Inter ai livelli che merita».