(D. Stoppini) – La firma si è fatta attendere, poi all’ora di cena il sì del Prefetto Giuseppe Pecoraro, che ha messo l’autografo sulla richiesta del Casms. Senza la minima modifica: dopo i gravi incidenti nel derby di domenica, per Roma e Lazio scattano dunque le curve dimezzate. Il provvedimento riguarda Lazio-Napoli di domenica e la doppia sfida con l’Empoli del club giallorosso, in Coppa Italia del 20 gennaio e in campionato del 31 gennaio. L’ingresso nei due settori sarà riservato solo ai possessori delle tessere del tifoso propriamente dette: «1900» e «Cucciolone» in Curva Nord per la Lazio, «Privilege» in Sud per la Roma. Singolare il caso del club biancoceleste, che per il match col Napoli ha deciso di aprire un settore abitualmente chiuso come la Sud. Fatta la legge, trovato l’inganno. Che inganno non è, ma di fatto mette a nudo i limiti del provvedimento. Perché sono pochissimi gli ultrà biancocelesti abbonati in Nord: gli stessi tifosi potranno dunque acquistare il tagliando e «traslocare » tranquillamente per un giorno in Sud: a ieri sera l’avevano già fatto in 3 mila.
CASO GARCIA Non è l’unico provvedimento che ha chiamato in causa la Roma nella giornata di ieri. Perché la società di Trigoria ha portato a casa una vittoria al Tribunale Federale nazionale sul caso Garcia e l’utilizzo del walkie-talkie in panchina. Il Tfn si è dichiarato «incompetente» sul deferimento della Procura federale e sulle multe di 15mila euro per il tecnico francese, 10 mila per il vice Bompard e 30 mila per la Roma. Il caso risale alla prima partita di Garcia sulla panchina giallorossa, a Livorno il 25 agosto 2013. Il Tfn non ha contestato il deferimento di Palazzi, ma ha sostanzialmente lasciato la competenza della decisione al giudice sportivo. E adesso che succede? In linea teorica l’accusa, ovvero Palazzi, potrebbe ricorrere alla Corte federale d’appello. Ma a questo punto pare uno scenario difficile da mettere in pratica. Più facile vedere Garcia e Bompard ancora al telefono, nei prossimi match.