(E. Giulianelli) – La trattativa per Josè Machin – al secolo calcistico Pepin – è virtualmente terminata. Occorre soltanto concludere le ultime formalità prima che il baby talento diventi un calciatore della Roma. Per aggiudicarsi il centrocampista di origini guineane con passaporto spagnolo, classe 1996, c’è da sistemare solo due aspetti estremamente pratici ma non insormontabili: il premio di valorizzazione per il Malaga (intorno ai 300 mila euro) e la percentuale sulla futura vendita (15% circa). Ecco che cosa racconta di sé.
Si parla di lei come uno dei migliori talenti del calcio europeo. Può descrivere le sue caratteristiche?
«Mi definisco un giocatore creativo e bravo nel lavoro difensivo. E credo di avere un buon rigore tattico».
La paragonano a Yaya Touré: che ne pensa?
«È un onore essere paragonato a lui: è uno dei calciatori ai quali mi ispiro per la mia posizione in campo. Insieme a Xabi Alonso e Pogba credo sia un riferimento per i centrocampisti».
La Roma la sta seguendo. Che cosa sa?
«È chiaro che a tutti i calciatori piace giocare in squadre grandi e storiche e la Roma è uno di questi club. È una grande società, una dei migliori in Italia e ha sempre avuto ottimi giocatori, famosi ovunque».
Lei ha già avuto un’esperienza nel Milan.
«Sì, nella formazione Allievi, nel 2012. Fu un’esperienza buona per me, nella quale ho conosciuto dei bravi ragazzi in un ambiente davvero accogliente».
Perché è terminata?
«Non so cos’è successo, penso di non averli convinti».
Lei è cresciuto nella «Masia» del Barcellona: che tipo di ambiente è?
«Sono stati gli anni in cui ho appreso i concetti base del calcio. L’ambiente calcistico è fatto di grandi persone e con molti compagni ancora ho contatti e rapporti d’amicizia».
Qualora si concretizzasse a breve l’interesse della Roma, sarebbe contento?
«Penso che un’opportunità come questa non devi lasciartela scappare».
Di Garcia cosa pensa?
«Sta facendo un ottimo lavoro con la Roma e per lui parlano i risultati che sta ottenendo».