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GAZZETTA DELLO SPORT Ponce: ”Chi vince il derby? La Roma, è ovvio”

Ezequiel Ponce
Ezequiel Ponce

(A. Lopedote) –La Roma è un grandissimo club». Timido, educato, con uno spiccato senso di responsabilità insolito per i suoi 17 anni. Non è un caso che Ezequiel Ponce, per tutti «Machito», sia il più giovane esordiente della storia del Newell’s Old Boys e con la rete segnata a marzo al Racing, il più giovane marcatore del campionato argentino. Un predestinato, come lo ha definito Trezeguet, con un futuro oltreoceano: alla Roma, che pagherà 5 milioni per il suo 60%, lasciandolo però maturare a casa per il 2015. Da risolvere alcuni dettagli, come il pagamento dell’ingaggio del nuovo contratto. «Ma ancora non è stato chiuso nulla — dice lui — Il mio rappresentante sta valutando con calma. Se Dio vorrà, sarò un giocatore della Roma». Poi si lascia andare: «Mi piacerebbe, mi hanno parlato bene del club e mi fa piacere mi vogliano. Deciderò con la mia famiglia». Anche se la decisione è stata presa.

Cosa vede nel suo futuro?

«L’idea è quella di rimanere qu, a Rosario, per almeno 6 mesi. Quest’anno, poi, ci sarà il nuovo campionato a 30 squadre, mi piacerebbe vincerlo con il Newell’s prima di dirgli addio».

Come va la frattura al quinto metatarso del piede destro, che l’ha tenuta fuori per 5 mesi?
«Ho recuperato del tutto, sono tornato a giocare a dicembre. Ora non ho più dolore».

È stato definito il nuovo Tevez, a Rosario la paragonano invece ad un certo Batistuta…
«Grandissimi giocatori, ma io cerco la mia strada, dare il meglio di me affinché si sappia che in fondo siamo differenti. Ogni persona ha il suo stile di gioco, io voglio il mio».

Segue la Serie A, immagino?
«Guardo il calcio europeo. Mi piace la Premier, ma anche la A. Seguo Juve e Roma, ottimo calcio il loro. Per lo scudetto sono convinto che sarà una lotta fino all’ultima giornata».

E Francesco Totti? In futuro potrebbe giocarci insieme.
«L’ho visto solo in tv. So che è un grande giocatore e mi piacerebbe conoscerlo di persona, perché lui è lo specchio di ciò che dovrebbe essere il calcio».

Domani intanto c’è il derby.
«So che è elettrizzante e che vale tanto, anche se il clasico Newell’s-Rosario Central non si può paragonare a nulla. Spero sia una grande sfida e che vinca la squadra che gioca meglio, cioè la Roma».

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