(M. Cecchini) – La Grande Paura, stavolta, si colloca proprio al centro, nel cuore della Roma. A raccontarlo sono le facce di Strootman e De Rossi, col paradosso in coda: a Firenze sembrava che la situazione più grave fosse quella dell’olandese, mentre ora a preoccupare di più è quella dell’azzurro. Al netto delle dei controlli strumentali che attendono oggi tutti e due – risonanza magnetica innanzitutto – le prime impressioni danno Strootman out almeno per sabato in campionato contro l’Empoli, mentre De Rossi invece rischia uno stop fino alla metà del prossimo mese.
CALVARIO – Ovvio che a rubare la scena, comunque, sia stato l’olandese. L’infortunio al ginocchio sinistro occorsogli nel marzo scorso lo ha costretto fuori per oltre otto mesi e quindi è normale che, dopo la botta subita, il giocatore si sia spaventato e sia voluto uscire. A caldo sentiva il ginocchio «instabile», ma nell’esame clinico effettuato ieri la situazione è apparsa sotto controllo anche se nessuno vuole correre alcun tipo di rischio. Più complessa la situazione di De Rossi. Il motivo è semplice. Pochi secondi prima che l’arbitro fischiasse la fine del match, il centrocampista ha accusato un infortunio al polpaccio sinistro, il terzo negli ultimi sette mesi. La prima volta è capitato a giugno durante il Mondiale nel corso della partita contro la Costa Rica; la prima ricaduta invece è arrivata a settembre contro il Cagliari, che lo ha fermato per quasi un mese. Oggi anche per lui arriverà il verdetto.
KEITA E PAREDES – Inutile dire che questo doppio infortunio mette in seria difficoltà Rudi Garcia, che a centrocampo accusa anche l’assenza di Keita che comunque, se domani il Mali fosse eliminato in Coppa d’Africa, tornerebbe a Roma per il fine settimana, utile almeno per la Coppa Italia (stesso discorso per Gervinho con la Costa d’Avorio). Di sicuro avrà più spazio Paredes, che entrerà più spesso nelle rotazioni. Ma sostituire Strootman e De Rossi non sarà semplice.