(A. Pugliese/D. Stoppini) S’è fermato a 17, che da queste parti — per chi ci crede — non è proprio un numero beneaugurante. Circostanze del 2015, Mapou YangaMbiwa non s’è mai visto in campo proprio mentre è diventata di dominio pubblico la clausola del suo contratto, che prevede il riscatto automatico da parte della Roma al raggiungimento della presenza numero 20 in maglia giallorossa. Un riscatto oneroso, se è vero che da Trigoria dovrebbe partite un bonifico di 7 milioni di euro in direzione Newcastle. Anche se poi la Roma, in realtà, va a caccia di un robusto sconto (almeno un paio di milioni) e nel caso non dovesse ottenerlo, chiederà agli inglesi un pagamento dilazionato. Risultato? Il difensore è fermo a 17 presenze: zero minuti nel nuovo anno. Magari una semplice coincidenza. Un numero che stasera sparirà, a Palermo: il centroafricano partirà titolare, considerate le condizioni non perfette di Manolas (allenamento differenziato anche ieri per il greco). E tornerà a fare coppia con Astori. In campionato, fin qui, è successo solamente in tre occasioni. E Garcia farà bene a fare gli scongiuri, se credi al 17 di cui sopra e alla scaramanzia in generale. Perché tra RomaChievo, SampRoma e GenoaRoma, la squadra giallorossa non ha incassato neppure una rete. E stasera ci sarà davvero bisogno di solidità, di fronte a un Palermo che in fase offensiva ha qualche carta importante da giocarsi al tavolo da poker.
CASTAN TORNA Una carta, invece, a Garcia manca da tempo ed è Leandro Castan, il difensore operato al cervello (per rimuovere un cavernoma) lo scorso 3 dicembre. Dopo l’intervento Leandro è tornato in Brasile, si è tenuto in forma nuotando in piscina e ora ha uno stato di forma psichica e mentale molto buono. Tanto che la prossima settimana comincerà a fare anche qualcosa sul campo. Non con la squadra, è ovvio, ma per conto suo, tanto per ricominciare a prendere confidenza con la corsa, con l’odore dell’erba, con l’idea di essere ancora un calciatore. Si andrà avanti così per un po’, in attesa degli esami di controllo (una risonanza magnetica su tutti), per poi vedere se poter accelerare o meno. Tutti i segnali sono però incoraggianti, tanto che se dovesse continuare così, in un paio di mesi Leo potrebbe anche riaggregarsi con il gruppo. Insomma, se tutto sarà okay, da metà marzo, massimo inizio aprile Leo sarà ancora lui. Con la felicità sua e di tutta la Roma.