(C. Zucchelli) – Due mesi esatti senza vincere una partita all’Olimpico. Tre di campionato, una di Champions e una di Coppa Italia, considerando il risultato al 90’ contro l’Empoli: 4 pareggi e una sconfitta, 5 gol fatti e 5 subiti, una sola occasione (contro i toscani) in cui la squadra è riuscita a passare in vantaggio. Domani, davanti a circa 30mila spettatori, la Roma torna nello stadio di casa e spera di tornare alla tradizione, cioè a tutte quelle partite che con Garcia Totti e compagni sono riusciti a vincere grazie a quello che il tecnico francese aveva chiesto fin dal suo insediamento: «Il nostro stadio deve rappresentare una marcia in più».
FORTINO Nel primo anno e mezzo di Roma è stato così, visto che, prima del k.o. contro il City, all’Olimpico avevano vinto soltanto la Juventus (a scudetto già assegnato) e il Bayern. Poi, dal 30 novembre, quando ha battuto 42 l’Inter, qualcosa si è inceppato: pareggio contro il Sassuolo, 22 firmato dalle doppiette di Zaza e Ljajic, pareggio contro il Milan, (00), pareggio nel derby, un altro 22 con la Roma che ha dovuto sempre recuperare il doppio svantaggio, pareggio con l’Empoli in Coppa nei tempi regolamentari e sconfitta contro il Manchester. Evidentemente, il fortino giallorosso non è più tale e la squadra sembra avvertire la pressione di un pubblico che, però, a parte i fischi dopo il passaggio del turno in Coppa Italia, ha sempre mostrato piena fiducia.
CHI SI RIVEDE Dall’Empoli all’Empoli, battere i toscani magari servirebbe ad esorcizzare l’ansia da Olimpico, visto che poi la prossima settimana è in programma un’altra sfida da dentro o fuori contro la Fiorentina in Coppa. Con ogni probabilità, tutte e due saranno giocate dalla coppia centrale ManolasMapou, quella che nei piani di Garcia è ormai la titolare. Il difensore francese, in settimana riscattato dalla Roma per 5.5 milioni di sterline, a Sky, ha ammesso che il periodo non è dei migliori («La Juve finora ha avuto maggiore continuità di rendimento»), ma si è anche detto sicuro che la stagione, per la Roma, ha ancora molto da dire.
FIDUCIA Arrivato come quarto centrale gli ultimi giorni di mercato, è costato tra prestito e riscatto oltre 8 milioni di euro, una cifra importante, considerando che per Castan, ad esempio, ne erano stati spesi 5. Nella sua prima intervista da giocatore interamente romanista, YangaMbiwa ha spiegato: «Possono sembrare molti sette punti, ma bastano due sconfitte della prima e due vittorie nostre ed ecco che il gap sarebbe colmato. Adesso sta a noi riprendere il prima possibile a vincere, riprendere il nostro cammino e poi alla fine faremo i conti, certamente il futuro è nelle nostre mani. Il campionato è ancora lungo, tutte le squadre passano per una fase delicata e difficile ». La ricetta è una: «Bisogna attendere ed aspettare che passino i momenti difficili. E riprendere a vincere». Magari già domani, nella propria casa.