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GAZZETTA GIALLOROSSA Roma, attenta alla partenza della Lazio. Ma nella ripresa la squadra di Pioli cala notevolmente

Pjanic De Rossi Nainggolan
Pjanic De Rossi Nainggolan

Ogni frase sul derby di Roma è stata detta, ogni parola può sembrare retorica. Roma-Lazio sarà una grande sfida, non solo per il fascino e per la rivalità cittadina: si affronteranno seconda contro terza in classifica per un confronto fondamentale in chiave Scudetto e Champions League. Se pochi si aspettavano una Lazio su questi livelli, la Roma era l’avversaria più accreditata della Juventus ai blocchi di partenza e tale si sta dimostrando. Vediamo un po’ di numeri delle due romane (dati legaseriea.it) per capire che tipo di partita può profilarsi, una sfida a scacchi tra Garcia e Pioli, due allenatori che hanno approcciato spesso in maniera opposta le 17 partite fin qui disputate in campionato.

PARTENZA LAZIO – Dopo le due sconfitte con Empoli e Juve e il pareggio in casa del Chievo, la Lazio ha ripreso a correre conquistando 10 punti nelle ultime quattro sfide. L’Inter l’ha rimontata nella ripresa, mentre la Samp è crollata sotto le progressioni di Felipe Anderson. Quattro gol nei primi tempi ed uno nella ripresa testimoniano la grande intensità voluta dal tecnico Pioli sin dai primi minuti. In totale i biancocelesti hanno segnati 15 reti nelle prime frazioni e 14 nelle seconde. Anche la Roma segna di più nei primi tempi: 18 reti realizzate contro le 11 della ripresa. Dividendo però le partite in tre blocchi da 15 minuti, i giallorossi chiudono le partite molto bene. Infatti sono 7 i gol segnati dalla squadra di Garcia tra il 75′ e il 90′.

RIPRESA GIALLOROSSA – Se nel totale la Lazio ha segnato due reti in più della Roma (31 a 29), la forza dei giallorossi risiede sempre nella difesa difficile da superare. Infatti De Sanctis e Skorupski hanno subito 11 reti, contro le 19 incassate dal duo Marchetti-Berisha. La grande differenza tra le due squadre sta nella distribuzione dei gol subiti: nei primi 45 minuti, la Lazio ha incassato solo 5 reti. Un numero che si impenna nella ripresa dove diventano addirittura 14, di cui la metà (7) addirittura nel primo quarto d’ora dopo il rientro in campo dagli spogliatoi. La Roma invece cresce a livello difensivo col passare dei minuti: a fronte delle 7 reti subite nei primi tempi, sono solo 4 quelle incassate nella ripresa. Nel quarto d’ora centrale del secondo tempo (ovvero tra il 60′ e il 75′) i portieri giallorossi sono imbattuti.

ROMA, CHE PALLEGGIO – La Roma domina tre speciali classifiche: è la squadra che fa più possesso palla in ogni partita (32’02”) e di conseguenza è anche quella che il numero più palloni giocati per match (720,8). I giallorossi hanno anche la percentuale più alta di passaggi riusciti, con una media pari a 75,2% in ogni sfida. Trascinatori dei giallorossi i centrocampisti con Keita, De Rossi e Pjanic che superano l’80% di suggerimenti completati. La Lazio oscilla tra il sesto e l’ottavo posto in queste categorie: 7° nel tempo di possesso (27’10”), 6° nei palloni giocati (598,3%) e 8° nella percentuale di passaggi precisi (66,3%). Biglia e De Vrij sono i migliori biancocelesti, rispettivamente con il 77 e 75%. Solo in una classifica la Lazio sopravanza la Roma quest’anno, quella dei tiri nello specchio della porta. La squadra di Pioli è terza in questa classifica dietro a Napoli e Juventus con 5,8 tiri in porta a partita, mentre la Roma è quinta con 5. Candreva e Felipe Anderson sono i cecchini biancocelesti con 3,4 e 3,3 tiri a partita. Per la Roma è Totti a centrare di più lo specchio (2,9) anche se il giocatore che cerca di più la porta, spesso senza trovarla, è Radja Nainggolan con 32 tiri totali in stagione contro i 27 del capitano.

A cura di Daniele Luciani

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