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GAZZETTA.IT Astori, gol buono e proteste. La Roma “vede” la Juve

Gol Astori
Gol Astori

(A.Pugliese) – La Roma sbanca Udine, aggancia la Juve in vetta alla classifica e aspetta con ansia la supersfida serale di Torino tra i bianconeri e l’Inter. A decidere la contesa un gol contestato di Astori (regolare, visti i replay), ma i padroni di casa recriminano anche per un mancato rigore nel finale per un’entrata folle di Emanuelson su Kone. Insomma, una vittoria arrivata tra mille polemiche, in una gara che di calcio vero ne ha fatto vedere poco, con qualche spruzzatina appena accennata nel primo tempo.

GOL E POLEMICHE — Stramaccioni, che è senza Pinzi ed Heurtaux, preferisce a sinistra Gabriel Silva a Pasquale e lo spagnolo Geijo a Bruno Fernandes per dare assistenza a Di Natale. Garcia, invece, deve fare a meno di Keita e Gervinho, sceglie Totti e spedisce ancora una volta Destro in panchina, anche se la grande novità in casa giallorossa è Strootman, alla seconda da titolare dopo la prestazione incolore con il Sassuolo. Così ne viene fuori una partita in cui la Roma vive di una supremazia territoriale sterile e l’Udinese è lì a studiare, pronta a capire come colpire i giallorossi. Iturbe prova ad accelerare, Pjanic regala qualche giocata, Kone a volte si inserisce e Widmer si conferma un buon esterno. Ma a cambiare la partita è il colpo di testa di Astori (17′) su punizione di Totti, materiale da mille moviole e gol-non gol. La palla sbatte sulla traversa e rimbalza a cavallo della linea di porta. Guida prima non convalida, poi cambia idea (nonostante il parere contrario dell’assistente di porta Maresca), tra le proteste bianconere. L’Udinese però allora si scuote e alza il baricentro del gioco: De Rossi salva su Widmer in extremis, Kone ci prova da fuori, Di Natale (27′) inventa un gioco di prestigio con assist al bacio per Gabriel Silva, che in corsa fallisce il pari da posizione ravvicinata. Dall’altra parte, invece, c’è campo e allora diventa anche la partita di Iturbe, che scatta bene un paio di volte, tra cui una ripartenza per il 2-0 (37′) che Totti non chiude come dovrebbe.
NERVOSISMO A GO-GO — La ripresa si apre tra il nervosismo generale: De Rossi litiga con Geijo, volano un paio di colpi proibiti a Iturbe e Ljajic, Pjanic si fa ammonire per un fallaccio su Kone, Maicon non gioca neanche più. Poi si torna a giocare, anche se si costruisce poco e si spezza tanto da ambo le parti. Insomma, di bel gioco se ne vede poco e il primo brivido arriva al18′, quando Astori è perfetto in chiusura su di una percussione centrale di Allan. Poi è la Roma a poter chiudere il match, ma sulla ripartenza innescata da Iturbe, Pjanic e Totti non si capiscono. Gli spazi per i giallorossi aumentano ogni minuto di più, così Karnezis deve prima dire di no a Iturbe da fuori, poi alla staffilata di Pjanic in corsa. Al 38′ Garcia perde però Ljajic per infortunio, Geijo ha la palla buona in area per il pari e al 40′ Emanuelson rischia il patatrac: intervento scomposto su Kone in piena area di rigore, altro episodio da consegnare alle moviole. Prima della fine è lo stesso Emanuelson a poter chiudere i giochi, ma Karnezis dice di no in angolo. Poi è Florenzi a divorarsi il 2-0 a tu per tu con il portiere greco. Finisce così, tra mille polemiche.
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