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Coreografia
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(M. Ferretti) I numeri dicono che la Roma sta giocando meglio della Lazio. Lo indicano in primis i numeri della classifica, con i giallorossi al secondo posto (39 punti) e i biancocelesti terzi (30), ma non soltanto quelli. Basti pensare che la squadra di Rudi Garcia risulta la migliore del torneo in settesottoclassifiche, mentre quella di Stefano Pioli soltanto in una. Andiamo per ordine: la Roma, ad esempio, ha la migliore precisione nei passaggi, 86,9%. La Lazio, sotto questo aspetto, è ferma all’80,2%. E ancora: giallorossi ai vertici del campionato per quanto riguarda i minuti di possesso palla medioa partita, 32 (Lazio 27,1), passaggi effettuati, 10113 (L7601), media dei palloni giocati a partita, 721 (L599), precisione realizzativa, 17% (L16,7%),giocatori in gol, 13 (L9) e reti su punizione diretta, 2 (L1). La Lazio, invece, come nessun’altra squadra del campionato ha mandato in gol i suoi centrocampisti, 7 (R5).

RAGNATELA E CENTRAVANTI – Le statistiche, insomma, confermano che la Roma è una squadra che ama tenere il pallone, che cerca con una sorta di ragnatela a centrocampo di preparare la fase di finalizzazione, che non segna moltissimo ma che quando tira lo fa con estrema precisione. La Lazio ha più gol all’attivo della Roma, 31 contro 29, ma ne ha presi 8 più dei giallorossi. La sensazione, perciò, di una squadra meno equilibrata di quella giallorossa. Un altro dato da analizzare con attenzione sono le reti segnate dentro l’area di rigore: la Lazio, che gioca con un centravanti vero, Djordjevic o Klose, è andata a bersaglio 28 volte nei sedici metri; la Roma che spesso e volentieri utilizza unfalso nueve, vedi Totti, vanta 9 reti in meno. E la conferma che la Roma vive soprattutto ai margini dell’area di rigore avversaria ci sono i gol segnati da più di 16 metri, 10, mentre la Lazio è ferma a 3. Un limite in attacco della Roma? I gol di testa, l’ultimo dei quali a Udine con Astori: 2. La Lazio ne ha segnati più del doppio, 5. Se la Roma ha la miglior precisione realizzativa del campionato, la Lazio più dei giallorossi in percentuale inquadra meglio lo specchio della porta avversaria, 51% contro il 47,6% romanista.
Per quanto concerne le fasi difensive, eloquenti i dati che accompagnano le due squadre: Garcia subisce 0,65 reti a partita, Pioli 1,12. La Roma meglio della Lazio sa difendersi dentro la propria area, 10 gol al passivo contro 17, anche se i tiri subiti sono di più, 174 contro 168. Che cosa significa? Probabilmente che la fase difensiva della Roma è complessivamente migliore di quella della Lazio: la porta giallorossa, del resto, è rimasta inviolata 11 volte su 17.

PIÙ FALLI, MENO CONTRASTI – I numeri delle prime 17 giornate di campionato ci dicono che la Lazio è più cattiva della Roma, e di parecchio: 324 i falli commessi dagli uomini di Pioli, 231 quelli del gruppo di Garcia. Lazio e Roma hanno beccato praticamente gli stessi gialli, 41 contro 42, mentre i biancocelesti hanno un rosso in più, 3 (de Vrij, Cavanda e Cana) contro 2 (De Rossi e Manolas).
Come detto, Pioli ha il centrocampo più prolifico del campionato mentre Garcia ha mandato in gol più difensori del suo collega, 3 contro 0, Astori, Holebas e Torosidis. E le menti del gioco di Roma e Lazio? Due noni su tutti, Pjanic da una parte e Biglia dall’altra: il bosniaco porta in dote 1209 passaggi, l’argentino 832. E se Nainggolan è il miglior incontrista della Roma, 42 contrasti vinti, il laziale Parolo ha fatto meglio del belga, 52. Due difensori centrali in testa alla lista dei palloni intercettati, Manolas, 38, e de Vrij, 57. Candreva è il miglior tiratore della Lazio (18 nello specchio e 17 fuori) più 7 assist; Ljajic è il romanista con la migliore mira, 6 reti e 12 tiri nello specchio. Candreva è anche il laziale ad avere subito il maggior numero di falli, 25; dall’altra parte gli fa eco Nainggolan, 26. Gervinho è il giallorosso ad esser finito più volte in fuorigioco, 18, ma domani non ci sarà; Djordjevic è il suo omologo laziale, 18 off side: ecco perché Pioli dovrebbe scegliere Klose, il laziale più subentrato (9).

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