(U. Trani) – Anche se il divorzio, già in questa finestra invernale del mercato, resta possibile, Destro è ancora della Roma. Che, pronta a volare in Sicilia, non si può certo permettere di fare a meno del suo centravanti con la valigia domani sera contro il Palermo e in assoluto per altri dieci giorni, fino almeno al posticipo di domenica 25 gennaio al Franchi contro la Fiorentina. Garcia, anche ieri, non ha visto in campo Totti, titolare nelle ultime tre partite di campionato. Il capitano, a quanto pare, è recuperabile. Ma non sta benissimo: smaltito il virus intestinale, ancora sente un pò di fastidio al torace, per il colpo preso nel derby. Oggi la verifica, al rientro in gruppo. Con Gervinho in Coppa d’Africa e Ljajic non al cento per cento, è fondamentale che l’attaccante, a quanto pare già in parola con il Milan (Sabatini, invece, è d’accordo sul prezzo), pensi ancora per qualche giorno esclusivamente ai colori giallorossi. Anche perché il momento è cruciale, con la Juve che punta a sfruttare il calendario favorevole, gare interne contro il Verona e il Chievo.
NUOVA CHANCE – Destro, prima di andar via, potrebbe giocare con la Roma la sua prima gara del 2015 da titolare. Dipenderà da come stanno gli altri e non dal sistema di gioco: 4-3-3 o 4-2-3-1. Il centravanti non parte dall’inizio dallo scorso 6 dicembre, gara all’Olimpico contro il Sassuolo che è anche l’unica non vinta dai giallorossi quando lui è partito dal primo minuto in questo torneo. Mattia, spesso escluso nell’ultimo periodo, è comunque sceso in campo in 14 delle 18 partite del girone d’andata. E in 4 dei 7 match in cui ha fatto il titolare ha anche segnato. Sempre all’Olimpico: contro il Cagliari, il Verona, il Chievo e il Cesena. Ha fatto cilecca, invece, fuori casa, anche se poi la Roma ha preso i 3 punti sia contro l’Empoli che contro l’Atalanta. Non fa centro, però, da due mesi e mezzo: rete al Cesena, il 29 ottobre. E, valutando il suo rendimento, è ormai chiaro che l’attaccante fatica quando parte in panchina e trova spazio solo in corsa (e tardi: solo in una caso prima della metà della ripresa). E’ successo 7 volte, con risultati poco esaltanti, contro il Parma, la Juventus, la Sampdoria, il Napoli, il Torino, il Milan e la Lazio. E’, dunque, molto probabile che recentemente si sia sentito quasi emarginato e di conseguenza non abbia mostrato lo spirito giusto in partita quando è stato chiamato in causa. I rapporti con i compagni sono decenti, mentre Garcia lo vorrebbe più coinvolto nel lavoro quotidiano. Nonostante il tecnico si sia più volte esposto, garantendo che l’attaccante non andrà via a gennaio settimane, sembra scontato che le chiamate di diversi club, soprattutto il Milan e il Torino, lo abbiano distratto. Anche domenica pomeriggio, quando ha avuto spazio contro la Lazio, ha dato l’impressione di essere già con la testa altrove. A differenza di Borriello che, nonostante sia stato ampiamente scaricato dal club giallorosso, proprio ieri ha usato il suo profilo Twitter per spiegare che non è ancora il tempo dei saluti: «Testa solo al Palermo».
FORMULA OFFENSIVA – Totti è rimasto in palestra per correre sul tapisroulan. Per questo non è da escludere che il capitano parta dall’inizio anche contro il Palermo e riposi poi la settimana prossima in Coppa Italia contro l’Empoli. Così come non si può scartare l’ipotesi di vederlo titolare proprio insieme a Destro, con l’esclusione di uno tra Iturbe e Ljajic. E con Florenzi intermedio a centrocampo accanto a Pjanic e Strootman.
EMERGENZA TOTALE – Saranno almeno 5 gli assenti a Palermo: oltre ai nazionali Keita e Gervinho e agli squalificati Nainggolan e De Rossi, anche Torosidis non partirà con i compagni. È out per un infortunio muscolare alla coscia. Manolas ha un problema simile: è in dubbio pure lui e, in caso di convocazione, difficilmente sarà titolare e lascerà il posto a Yanga Mbiwa. Recuperato, invece, Holebas