Terzo pareggio consecutivo e la distanza dalla Juve aumenta a 7 punti. Un’altra gara dalle due facce, regala alla Roma un altro 1-1, dopo quello di Palermo. I giallorossi come capita spesso in questo periodo, sembrano spesso fuori condizione fisica e senza idee di gioco e patiscono le azioni offensive di una Fiorentina spumeggiante nel primo tempo, subendo, fortunatamente, solo il gol di Mario Gomez, tornato alla rete in Serie A dopo quasi due mesi. Nel secondo tempo Garcia cambia modulo e si rivede, per un quarto d’ora, una buona Roma. Le idee (uniche) di Totti e la determinazione di Iturbe portano al gol Ljajic, al settimo sigillo in campionato. Ma è ancora troppo poco e la Juve scappa lì in cima.
IL MIGLIORE: Juan Manuel Iturbe
Nel primo tempo è un fantasma, tranne qualche spunto nello stretto puntualmente interrotto da un fallo dei difensori di casa. Gioca spesso spalle alla porta e si trova a disagio. Garcia se ne accorge e modifica il modulo, avanzando la sua posizione (4-3-1-2), affiancandolo a Totti nella coppa d’attacco. Come rimette il piede in campo nella seconda frazione, si capisce subito che è un altro Iturbe, Basanta ne è il testimone. Al 49′ servito in modo impeccabile da Totti con uno scavetto dal limite dell’are di rigore, elude il suo connazionale con un scatto repentino e serve l’assist decisivo con Ljajic che raccoglie il pallone al centro dell’area e lo deposita alle spalle di Tatarusanu. Dopo qualche minuto avrebbe addirittura la possibilità del 2-1 in un’azione molto simile, ma la troppa esitazione e la scarsa lucidità costringono Iturbe a calciare contro il portiere rumeno. Il gol divorato lo fa crollare nuovamente nella depressione cronica che lo attanaglia da due mesi a questa parte, spingendolo a qualche dribbling di troppo o a conclusioni sbilenche. Partita comunque sufficiente e i passi avanti sono notevoli.
IL PEGGIORE: Josè Holebas
Una giornata storta capita a tutti. Dopo le belle prestazioni contro Lazio e Palermo, il terzino greco sforna (forse) la sua prestazione più negativa da quando è a Roma. La Fiorentina spinge molto dalla sua parte e la poco cooperazione di Ljajic lo blocca sulla fase difensiva per quasi tutta la partita. E’ decisivo, in negativo, nell’occasione del gol di Mario Gomez, salendo in ritardo sul tiro di Pizarro, permettendo all’attaccante di tedesco di rimanere in gioco e di battere De Sanctis con un tap-in di sinistro. Il resto della partita è un duello costante con Joaquin, perso 9 volte su 10. La caduta tragi-comica nel secondo tempo su una finta banale dell’esterno avversario, è la cartolina di una partita insufficiente.
Leonardo Esposito (Twitter @Lnrd_Spst)