(R. Sensi) Da tempo in Spagna, soprattutto sulla stampa sportiva, si parlava dell’ingresso di investitori cinesi nel calcio.
In questi giorni è stata annunciata la partecipazione azionaria nell’Atletico Madrid, del miliardario cinese Wang Jianlin per un 20 per cento delle quote societarie, per un importo di circa 40-45 milioni di euro. Il gruppo industriale di Wang Janlin, Dalian Wanda Group, è un colosso immobiliare in Cina che sta diversificando i propri investimenti con acquisti di grande prestigio all’estero, soprattutto in Inghilterra e negli Stati Uniti.
L’Atletico Madrid, grazie a questo nuovo investitore, potrà rinforzare con una campagna acquisti appropriata, la propria squadra e riportarla all’altezza dei grandi rivali Real Madrid e Barcellona.
È la prima volta che un gruppo finanziario cinese investe in un grande club europeo, anche se altri tentativi erano stati fatti negli anni scorsi ed in particolare si è parlato a lungo dell’acquisto di una quota di minoranza della AS Roma da parte di un gruppo finanziario cinese, che però poi è sfumato.
I tifosi del campionato italiano si chiedono perché, di fronte all’ingresso di grandi investitori stranieri che entrano nel nostro calcio, non si possa e non si riesca a sognare di veder giocare un giorno, anche nel nostro campionato, un Messi, un Cristiano Ronaldo, un Neymar.
Tutto ciò non può essere dovuto solo alla mancanza di volontà o di disponibilità degli investitori che si affacciano nel calcio italiano ma sicuramente la responsabilità è del sistema calcio, il cui livello di competitività si è notevolmente abbassato rispetto al passato in Italia ed a quello degli altri campionati europei, come ad esempio quello spagnolo ma anche francese, inglese e tedesco.
Da dove dobbiamo ripartire? Non c’è dubbio che i presidenti delle squadre di calcio più importanti come la Juventus, l’Inter, il Milan, la Roma, la Lazio e la Fiorentina devono poter far sognare i propri tifosi ma anche gli italiani, comprando super campioni e super assi del calcio mondiale. Ma inoltre è anche necessario che le nostre società coltivino i vivai che sono la vera linfa dei grandi campioni del domani. Dobbiamo solo seguire il modello Ajax o Barcellona.
Una cosa è certa, per migliorare il calcio italiano e non vedere più la mediocrità di certe partite, ci si deve augurare un cambio totale di mentalità e quindi di marcia da parte dei presidenti, per riportare il calcio italiano nel posto che gli compete in Europa e nel mondo.