(A.Serafini) – Questione di opportunità, o più semplicemente una scelta. Quella che la Roma ha preso senza battere ciglio quando prima di Natale si è materializzata l’ipotesi di arrivare a Ezequiel Lavezzi. Offerto a Trigoria attraverso la mediazione del suo procuratore, la possibilità non è stata raccolta però da Walter Sabatini, poco convinto della funzionalità dell’argentino e degli alti costi che avrebbero comunque accompagnato l’operazione. Il «Pocho» ha già ammesso anche pubblicamente di voler lasciare il Psg ed è finito ai margini della squadra dopo il rientro in ritardo nelle vacanze. Contratto in scadenza a giugno 2016 e un ingaggio che attualmente supera i 4 milioni di euro netti all’anno, la Roma ha preferito declinare l’offerta rivolgendo l’attenzione altrove.
Il ds continua la trattativa con il Chelsea per l’attaccante Salah, che però si si è complicata. L’egiziano (ieri neppure in panchina nella Coppa di Lega a Liverpool) ha da tempo detto sì ai giallorossi: l’accordo con il 22enne è stato raggiunto per un contratto fino al 2019 a 2.2 milioni netti a stagione più vari bonus (facilmente raggiungibili) che lo porterebbero a 2.5 milioni, gli stessi che guadagna a Londra. Al momento però rimane ancora lontana l’intesa con il club inglese, disposta a trattare sul prestito con diritto di riscatto tra 18 mesi, ma solo a determinate condizioni. La Roma ha offerto 500 mila euro per il prestito fissando a 14 milioni il prezzo del riscatto. Cifra ritenuta troppo bassa dai londinesi che vorrebbero maggiore liquidità per il prestito e una valutazione più alta del cartellino, per un totale di almeno 16-17 milioni. Altri club europei, tra cui il Monaco, stanno provando ad inserirsi, nonostante Salah abbia posizionato la Roma in cima alle sue preferenze. Sabatini si tiene in caldo altri obiettivi, su tutti Konoplyanka del Dnipro. Intanto è stata ufficializzata la cessione di Jedvaj a titolo definitivo al Bayer Leverkusen per 7 milioni più uno di bonus: costo totale che può arrivare a 9, visto che un milione è già stato versato in estate dai tedeschi per il prestito.